Nella sede di Santagostino Garbatella è attivo il servizio di fisiatria per la valutazione e il trattamento di disturbi fisici che compromettono il movimento e l’autonomia.
Il fisiatra elabora un piano terapeutico su misura per affrontare patologie ortopediche, post-traumatiche o neurologiche, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita. Il servizio è prenotabile anche per percorsi riabilitativi.
Cos’è la fisiatria?
La fisiatria, denominata anche medicina fisica e riabilitativa, è una specializzazione medica che si dedica alla diagnosi, prevenzione e trattamento di condizioni disabilitanti connesse a diverse patologie. Questa disciplina si distingue per il suo approccio centrato sul paziente, che considera non solo l’aspetto clinico ma anche quello funzionale, psicologico e sociale della disabilità.
Il termine “fisiatria” deriva dal greco “physis” (natura) e “iatreia” (cura), evidenziando la filosofia alla base di questa disciplina: utilizzare metodi naturali e conservativi per promuovere il recupero delle funzioni compromesse, limitando l’uso di procedure invasive.
La riabilitazione fisiatrica si fonda su evidenze scientifiche e metodologie validate, combinando conoscenze mediche con tecniche terapeutiche specifiche per ottimizzare la capacità funzionale residua e migliorare la qualità della vita del paziente. La sua evoluzione negli ultimi decenni ha portato all’integrazione di tecnologie avanzate e approcci innovativi nei percorsi riabilitativi.
Di cosa si occupa la fisiatria?
La medicina fisica e riabilitativa abbraccia un ampio spettro di condizioni cliniche che comportano limitazioni funzionali. Il fisiatra interviene in situazioni acute, post-acute e croniche, collaborando con altri specialisti per garantire una presa in carico completa del paziente.
Le principali aree di competenza della fisiatria includono:
- riabilitazione neuromotoria: recupero dopo ictus, lesioni midollari, traumi cranio-encefalici, polineuropatie
- riabilitazione ortopedica: gestione del paziente dopo interventi di chirurgia protesica, traumi articolari, fratture
- medicina del dolore: trattamento di sindromi dolorose acute e croniche dell’apparato muscolo-scheletrico
- riabilitazione reumatologica: gestione delle patologie infiammatorie e degenerative come artrite reumatoide e artrosi
- riabilitazione cardio-respiratoria: recupero funzionale dopo eventi cardiaci o in pazienti con patologie respiratorie croniche
- riabilitazione oncologica: supporto ai pazienti durante e dopo i trattamenti antitumorali
- medicina dello sport: prevenzione e trattamento di infortuni sportivi
Il fisiatra utilizza un’ampia gamma di strumenti terapeutici, tra cui esercizio terapeutico, terapie manuali, terapia fisica strumentale (laserterapia, ultrasuoni, tecarterapia), tecniche infiltrative e prescrizione di ortesi e ausili. Particolare attenzione viene dedicata all’educazione del paziente e alla prevenzione delle recidive.
Quando rivolgersi al fisiatra?
La consulenza fisiatrica è indicata in numerose situazioni cliniche caratterizzate da dolore, limitazione funzionale o disabilità. È consigliabile rivolgersi al fisiatra quando si riscontrano difficoltà nei movimenti o nello svolgimento delle attività quotidiane, sia che queste problematiche insorgano improvvisamente sia che si sviluppino gradualmente.
Nello specifico, è opportuno programmare una visita fisiatrica nelle seguenti circostanze:
- in presenza di dolore muscoloscheletrico persistente che limita le normali attività
- dopo un intervento chirurgico ortopedico per impostare un adeguato percorso riabilitativo
- in seguito a eventi neurologici acuti come ictus o lesioni nervose periferiche
- in caso di disturbi posturali o del movimento che interferiscono con le attività quotidiane
- per la gestione conservativa di patologie degenerative articolari
- quando si necessita di valutazione per ausili o adattamenti ambientali per migliorare l’autonomia
- per problematiche muscoloscheletriche correlate all’attività sportiva o lavorativa
- in presenza di deficit funzionali in patologie croniche progressive.
La tempestività dell’intervento fisiatrico è cruciale per massimizzare il potenziale riabilitativo, specialmente nelle condizioni acute dove la plasticità neuronale e i processi di guarigione sono maggiormente influenzabili.
Come si svolge una visita fisiatrica?
La visita fisiatrica si articola in diverse fasi finalizzate alla comprensione globale della problematica del paziente e alla formulazione di un piano terapeutico personalizzato.
L’incontro inizia con un colloquio approfondito durante il quale il fisiatra raccoglie informazioni dettagliate sulla storia clinica del paziente, sui sintomi attuali, sulle limitazioni funzionali riscontrate e sugli obiettivi personali. Questa fase è fondamentale per inquadrare il problema nel contesto di vita specifico della persona.
Segue l’esame fisico, che comprende la valutazione della postura, dell’allineamento corporeo, della mobilità articolare e della forza muscolare. Il fisiatra esegue test specifici per identificare la causa dei sintomi e valutare il grado di compromissione funzionale. A seconda della problematica, possono essere effettuate valutazioni del cammino, dell’equilibrio o della coordinazione.
La visita può includere l’utilizzo di scale di valutazione standardizzate per quantificare oggettivamente il grado di disabilità e monitorare i progressi nel tempo. In alcuni casi, il medico può ricorrere ad esami strumentali come l’ecografia muscolo-scheletrica per completare la valutazione.
Al termine della visita, il fisiatra formula una diagnosi funzionale e propone un progetto riabilitativo che tiene conto delle caratteristiche individuali del paziente. Il piano terapeutico può comprendere:
- prescrizione di un programma di fisioterapia specifico
- indicazioni su terapie fisiche strumentali
- suggerimenti su modifiche dello stile di vita e attività fisica
- prescrizione di ortesi, tutori o ausili
- eventuale terapia farmacologica di supporto
- programmazione di follow-up per monitorare i progressi.