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TAC

Presso il centro di Santagostino Garbatella è possibile effettuare esami TAC in tempi rapidi, con tecnologie avanzate e personale specializzato.

La TAC è una tecnica di approfondimento diagnostico che fornisce, rispetto alla radiologia tradizionale, un miglior dettaglio morfologico di tutte le strutture anatomiche.

Che cos’è la TAC?

La TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) è un esame diagnostico per immagini che consente di ottenere scansioni dettagliate delle strutture interne del corpo umano. Utilizza radiazioni ionizzanti (raggi X) per produrre immagini tridimensionali ad alta definizione, offrendo una visione approfondita di organi, tessuti e ossa.

Differenza tra TAC e risonanza magnetica

Sebbene entrambi siano strumenti avanzati di diagnostica per immagini, TAC e risonanza magnetica (RM) si basano su principi differenti. 

La TAC sfrutta i raggi X, ed è particolarmente indicata per visualizzare ossa, polmoni e situazioni di urgenza.
La risonanza magnetica, invece, utilizza campi magnetici e onde radio, ed è spesso preferita per indagini neurologiche, muscolari o articolari, in assenza di urgenza.

Quando è richiesta la TAC?

La TAC è prescritta in molte situazioni cliniche, soprattutto quando si sospettano:

  • traumi
  • lesioni interne
  • tumori
  • emorragie
  • ischemie
  • infiammazioni

È un’indagine fondamentale in ambito oncologico, ortopedico, neurologico e in condizioni di emergenza. Fornisce informazioni preziose per confermare una diagnosi o programmare un trattamento medico o chirurgico.

Cosa si vede con la TAC?

Attraverso la TAC è possibile visualizzare nel dettaglio tutte le aree del corpo: encefalo, torace, addome, pelvi, colonna vertebrale, apparato muscolo-scheletrico e sistema vascolare. 

L’esame permette di identificare anomalie strutturali, masse, fratture, emorragie, organi infiammati o danneggiati, fornendo una visione chiara e tridimensionale del distretto esaminato.

Come si svolge l’esame?

Il paziente viene fatto accomodare su un lettino mobile che scorre all’interno di un anello (gantry) contenente la sorgente dei raggi X. Durante l’acquisizione, è fondamentale restare immobili per garantire la nitidezza delle immagini. 

Un sistema computerizzato elabora i dati raccolti e genera le immagini da analizzare.

Quanto dura?

La durata di una TAC varia in base alla zona da esaminare, ma in genere l’esame dura dai 5 ai 15 minuti. In caso di somministrazione del mezzo di contrasto, i tempi possono essere leggermente più lunghi.

La TAC con contrasto in cosa consiste?

In alcuni casi, per migliorare la precisione diagnostica, il medico può richiedere una TAC con mezzo di contrasto

Questo liquido, somministrato per via endovenosa, rende più visibili i vasi sanguigni, i tessuti e alcune lesioni, come tumori, metastasi, aneurismi, patologie del sistema urinario e gastrointestinale. L’uso del contrasto è sempre valutato in base al tipo di indagine e allo stato di salute del paziente.

Come si svolge in questo caso l’esame?

Nel caso di TAC con mezzo di contrasto, l’esame prevede alcune fasi aggiuntive rispetto alla TAC standard. Al paziente viene chiesto di compilare un questionario clinico per verificare eventuali allergie o condizioni che controindicano la somministrazione del contrasto. 

In seguito, il personale sanitario posiziona un accesso venoso per l’iniezione del mezzo di contrasto, che viene somministrato tramite una pompa automatica durante l’acquisizione delle immagini.

Il paziente viene poi fatto sdraiare su un lettino mobile, che si muove all’interno dell’anello circolare della macchina. Come per la TAC standard, è essenziale rimanere immobili durante la procedura per ottenere immagini nitide. In alcuni casi può essere richiesto di trattenere il respiro per pochi secondi. 

L’intera procedura dura in genere tra i 10 e i 20 minuti, compresi i tempi di preparazione.

Ci sono controindicazioni?

La TAC è un esame sicuro, ma presenta alcune controindicazioni relative che devono essere valutate con attenzione:

  • Gravidanza: la TAC non è indicata in gravidanza, se non in casi di assoluta necessità e sempre previa valutazione medica.
  • Età pediatrica: nei bambini sotto i 3 anni l’esame è generalmente evitato, salvo diversa indicazione clinica.
  • Allergia al mezzo di contrasto: chi ha una nota allergia ai mezzi di contrasto iodati o a determinati farmaci deve informare il personale in fase di prenotazione. In questi casi si valuta un’alternativa diagnostica oppure una premedicazione.
  • Compromissione renale: prima di somministrare il contrasto, è necessario verificare la funzionalità renale, tramite esami del sangue aggiornati, soprattutto in pazienti anziani, diabetici o con patologie renali.
  • Allattamento: dopo una TAC con contrasto, è in genere consigliato sospendere temporaneamente l’allattamento (di solito per 24 ore), previo parere medico.

Gli esami con mezzo di contrasto sono effettuabili a partire dai 16 anni. In caso di dubbi, è possibile contattare direttamente il centro per una valutazione preliminare.

Serve una preparazione prima dell’esame?

Per la TAC senza contrasto, in genere non è necessaria alcuna preparazione specifica. Se invece è prevista la somministrazione del mezzo di contrasto, può essere richiesto un digiuno di almeno 6 ore.

In alcuni casi, il medico può suggerire esami del sangue recenti per verificare la funzionalità renale (creatinina). È importante informare il personale sanitario di eventuali allergie, patologie croniche o farmaci in uso.

In quanti giorni si ottengono i risultati?

Il referto della TAC è disponibile entro quattro giorni lavorativi, a partire dalla giornata successiva all’esame. Ad esempio, per un esame svolto di giovedì, il referto sarà pronto il mercoledì successivo. 
I risultati possono essere consultati comodamente online nell’Area Referti personale, oppure ritirati in sede.

Se hai bisogno di un referto in lingua inglese, puoi richiederlo direttamente al desk dell’accettazione prima dell’esame: sarà redatto da un medico con competenza nella refertazione internazionale.