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L’orticaria, quali tipologie e rimedi

L’orticaria è una reazione cutanea molto comune che si manifesta con la comparsa improvvisa di pomfi rossi e pruriginosi sulla pelle. Può presentarsi in qualsiasi momento della vita e colpisce circa il 20% della popolazione almeno una volta. Sebbene nella maggior parte dei casi si risolva spontaneamente, comprendere le cause scatenanti e conoscere i rimedi disponibili aiuta a gestire meglio questo disturbo spesso fastidioso.

I sintomi dell’orticaria

Il segno distintivo dell’orticaria è la comparsa di pomfi, chiamati anche ponfi, ovvero rigonfiamenti della pelle di colore rosso o rosa pallido, con bordi ben definiti e dimensioni variabili. Questi pomfi ricordano le punture di insetto o le irritazioni provocate dal contatto con le ortiche, da cui deriva il nome della condizione. La caratteristica principale è il prurito intenso, che può essere molto fastidioso e interferire con le normali attività quotidiane.

I pomfi dell’orticaria hanno una peculiarità importante: sono transitori e migrano. Questo significa che possono scomparire da una zona del corpo e riapparire contemporaneamente in un’altra, senza lasciare segni o cicatrici. Ogni singolo pomfo generalmente persiste da pochi minuti fino a 24 ore prima di svanire completamente.

In alcuni casi, l’orticaria si accompagna ad angioedema, un gonfiore più profondo che interessa i tessuti sottocutanei e può coinvolgere palpebre, labbra, lingua, mani, piedi o genitali. A differenza dei pomfi superficiali, l’angioedema tende a durare più a lungo, fino a 72 ore, e può causare una sensazione di tensione o bruciore anziché prurito.

Quando l’orticaria si manifesta in forma severa, possono comparire sintomi sistemici come malessere generale, febbre lieve, dolori articolari o disturbi gastrointestinali. In rari casi, se coinvolge le vie respiratorie, può causare difficoltà respiratorie che richiedono un intervento medico immediato.

Sintomi dell’Orticaria
Manifestazione Caratteristiche Durata Sensazione
Pomfi (ponfi) Rigonfiamenti rossi o rosa pallido, bordi definiti, dimensioni variabili. Transitori e migranti, scompaiono senza lasciare segni Da pochi minuti a 24 ore Prurito intenso
Angioedema Gonfiore profondo dei tessuti sottocutanei. Colpisce palpebre, labbra, lingua, mani, piedi o genitali Fino a 72 ore Tensione o bruciore
Sintomi sistemici
(forme severe)
Malessere generale, febbre lieve, dolori articolari, disturbi gastrointestinali Variabile
Coinvolgimento respiratorio
(casi rari)
Difficoltà respiratorie – richiede intervento medico immediato

Le cause che scatenano l’orticaria

Identificare le cause dell’orticaria non è sempre semplice, poiché numerosi fattori possono scatenarla. Il meccanismo alla base è sempre lo stesso: le cellule della pelle chiamate mastociti rilasciano istamina e altre sostanze che provocano vasodilatazione e aumento della permeabilità dei vasi sanguigni, con conseguente formazione dei pomfi.

Reazioni allergiche

Le allergie rappresentano una causa frequente di orticaria acuta. Gli allergeni alimentari più comuni includono frutta secca, crostacei, pesce, uova, latte, soia, grano e alcuni frutti come fragole e kiwi. Anche i farmaci possono scatenare reazioni orticarioidi: antibiotici come le penicilline, antinfiammatori non steroidei, aspirina e alcuni farmaci per la pressione arteriosa sono tra i più implicati.

Le punture di insetti, in particolare api, vespe e calabroni, possono provocare orticaria localizzata o generalizzata nelle persone sensibilizzate. Meno frequentemente, il contatto con determinate sostanze come lattice, cosmetici, detersivi o piante può causare una reazione cutanea di tipo orticarioide, similmente a quanto accade nella dermatite da contatto.

Fattori fisici

L’orticaria fisica è scatenata da stimoli esterni specifici. L’orticaria da freddo compare quando la pelle viene esposta a basse temperature, come durante un bagno in acqua fredda o tenendo in mano oggetti ghiacciati. Al contrario, l’orticaria da calore si manifesta dopo esposizione a temperature elevate, saune o bagni caldi.

L’orticaria da pressione si sviluppa nelle zone sottoposte a pressione prolungata, come sotto gli elastici dei vestiti o dopo essere stati seduti a lungo. Esiste anche un’orticaria solare, scatenata dall’esposizione ai raggi UV (diversa dall’eritema solare), e un’orticaria acquagenica, rarissima forma provocata dal semplice contatto con l’acqua, indipendentemente dalla sua temperatura.

Infezioni e altre condizioni

Le infezioni virali, batteriche o parassitarie possono causare orticaria, soprattutto nei bambini. Anche semplici raffreddori, influenze o infezioni delle vie urinarie possono essere associati a episodi orticarioidi. Lo stress emotivo e le situazioni di forte tensione psicologica rappresentano fattori scatenanti in alcuni individui predisposti.

In molti casi, nonostante un’accurata indagine, non si riesce a identificare una causa specifica: si parla allora di orticaria idiopatica. Questa rappresenta la forma più comune di orticaria cronica e richiede un approccio terapeutico mirato al controllo dei sintomi.

Cause dell’Orticaria
Categoria Tipo Fattori scatenanti
Reazioni allergiche Alimenti Frutta secca, crostacei, pesce, uova, latte, soia, grano, fragole, kiwi
Farmaci Antibiotici (penicilline), antinfiammatori non steroidei, aspirina, farmaci per la pressione
Punture di insetti Api, vespe, calabroni
Contatto Lattice, cosmetici, detersivi, piante
Fattori fisici Da freddo Esposizione a basse temperature, acqua fredda, oggetti ghiacciati
Da calore Temperature elevate, saune, bagni caldi
Da pressione Pressione prolungata (elastici dei vestiti, posizione seduta prolungata)
Solare Esposizione ai raggi UV
Acquagenica Contatto con acqua (indipendentemente dalla temperatura) – forma rarissima
Altre condizioni Infezioni Virali, batteriche o parassitarie (raffreddori, influenze, infezioni urinarie) – soprattutto nei bambini
Stress emotivo Forte tensione psicologica in individui predisposti
Causa non identificata Idiopatica Nessuna causa specifica identificata – forma più comune di orticaria cronica

I tipi di orticaria

L’orticaria viene classificata principalmente in base alla durata e alle caratteristiche delle manifestazioni cutanee.

Orticaria acuta

L’orticaria acuta rappresenta la forma più comune e si caratterizza per una durata inferiore alle sei settimane. Gli episodi possono durare da poche ore a diversi giorni e tendono a risolversi spontaneamente o con un trattamento sintomatico breve. Questa forma è spesso legata a reazioni allergiche immediate o a infezioni virali transitorie.

La maggior parte delle persone sperimenta l’orticaria acuta almeno una volta nella vita. Sebbene possa essere molto fastidiosa, generalmente non lascia conseguenze e risponde bene ai trattamenti. L’identificazione e l’eliminazione della causa scatenante, quando possibile, previene le recidive.

Orticaria cronica

Quando gli episodi di orticaria persistono per più di sei settimane, con comparsa di pomfi quasi quotidiana o più volte alla settimana, si parla di orticaria cronica. Questa forma colpisce circa l’1% della popolazione e può protrarsi per mesi o anni, alternando periodi di riacutizzazione a fasi di remissione.

L’orticaria cronica spontanea, chiamata anche idiopatica, è quella in cui non si identifica una causa specifica. In alcuni casi può essere associata a meccanismi autoimmuni, dove il sistema immunitario reagisce erroneamente contro componenti del proprio organismo. Questa forma richiede spesso un trattamento prolungato e un follow-up medico regolare.

Orticaria vasculitica

L’orticaria vasculitica è una forma particolare in cui i pomfi durano più di 24 ore, spesso si accompagnano a bruciore anziché prurito e possono lasciare segni temporanei sulla pelle come ecchimosi o macchie scure. È causata da un’infiammazione dei piccoli vasi sanguigni e può associarsi a sintomi sistemici come febbre, dolori articolari e malessere generale.

Il trattamento e la gestione dell’orticaria

L’approccio terapeutico all’orticaria mira principalmente a controllare i sintomi, ridurre l’infiammazione e prevenire le recidive quando possibile.

Antistaminici

Gli antistaminici rappresentano il trattamento di prima linea per l’orticaria. Questi farmaci bloccano l’azione dell’istamina, la sostanza principalmente responsabile del prurito e della formazione dei pomfi. Gli antistaminici di seconda generazione, come cetirizina, loratadina, desloratadina e fexofenadina, sono preferiti perché causano meno sonnolenza rispetto a quelli di prima generazione.

Nell’orticaria cronica, il medico può prescrivere dosi più elevate di antistaminici o combinare diversi farmaci per ottenere un controllo ottimale dei sintomi. È importante assumere gli antistaminici regolarmente, anche nei giorni senza sintomi, per mantenere un effetto preventivo costante.

Corticosteroidi

I corticosteroidi orali possono essere utilizzati per brevi periodi nelle forme acute di orticaria particolarmente severe o quando gli antistaminici non sono sufficienti. Tuttavia, l’uso prolungato va evitato per i possibili effetti collaterali. Nei casi di angioedema grave o di reazioni acute importanti, può essere necessaria la somministrazione di corticosteroidi per via intramuscolare o endovenosa.

Terapie avanzate

Per i pazienti con orticaria cronica che non rispondono agli antistaminici anche ad alte dosi, sono disponibili farmaci biologici come l’omalizumab, un anticorpo monoclonale che ha dimostrato grande efficacia nel controllo dei sintomi. Altri immunosoppressori come la ciclosporina possono essere considerati in casi selezionati e sotto stretto controllo medico.

Rimedi pratici e prevenzione

Oltre alla terapia farmacologica, alcune misure pratiche aiutano a gestire l’orticaria e a ridurre il disagio. Indossare abiti leggeri e traspiranti, mantenere la pelle fresca con impacchi freddi, evitare bagni molto caldi e utilizzare detergenti delicati può alleviare il prurito. È importante non grattarsi, per quanto difficile, poiché il grattamento peggiora l’infiammazione e può favorire la comparsa di nuovi pomfi.

Quando si identificano specifici fattori scatenanti, l’evitamento diventa la strategia preventiva più efficace. Se l’orticaria è causata da un alimento, un farmaco o una sostanza particolare, eliminarli completamente previene le recidive. Per le forme fisiche, proteggere la pelle dallo stimolo responsabile rappresenta la prima linea di difesa.

Tenere un diario dei sintomi può essere molto utile per individuare eventuali pattern o fattori scatenanti non immediatamente evidenti. Annotare quando compaiono i pomfi, cosa si è mangiato, quali farmaci si sono assunti e quali attività si sono svolte può fornire indizi preziosi al medico per orientare la diagnosi.

Quando rivolgersi al medico

Sebbene molti episodi di orticaria si risolvano spontaneamente, è importante consultare un medico quando i pomfi persistono per più di qualche giorno, si ripresentano frequentemente o sono accompagnati da sintomi preoccupanti. La comparsa di gonfiore al viso, difficoltà respiratorie, senso di costrizione alla gola o vertigini richiede un intervento medico urgente, poiché potrebbe trattarsi di una reazione allergica grave.

Per l’orticaria cronica è fondamentale un’accurata valutazione medica che includa un’anamnesi dettagliata ed eventuali esami del sangue per escludere patologie sottostanti. In alcuni casi possono essere necessari test allergologici o altri accertamenti specifici per identificare la causa e impostare il trattamento più appropriato.