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Le cisti, come distinguerle: guida completa

Le cisti sono formazioni molto comuni che possono comparire in diverse parti del corpo e destare preoccupazione in chi le scopre.

Si tratta di sacche chiuse contenenti materiale liquido, semisolido o gassoso, che possono svilupparsi in vari tessuti e organi. Comprendere le caratteristiche principali delle cisti, le loro cause e quando è necessario rivolgersi al medico è fondamentale per affrontare questa condizione con consapevolezza e serenità.

Cosa sono le cisti

Una cisti è una cavità chiusa, simile a una sacca, delimitata da una membrana propria e contenente materiale di diversa natura. Le cisti possono variare notevolmente per dimensioni, da pochi millimetri fino a diversi centimetri di diametro, e possono formarsi praticamente in qualsiasi parte del corpo.

La caratteristica distintiva di una cisti è la presenza di una parete o capsula che la delimita dai tessuti circostanti. Questa struttura la differenzia da altre formazioni come gli ascessi o i semplici accumuli di liquido. Il contenuto può essere di varia natura: liquido trasparente o torbido, materiale sebaceo, cheratina, sangue o altre sostanze a seconda del tipo di cisti e della sua localizzazione.

Le cisti possono essere congenite, presenti quindi dalla nascita anche se talvolta si manifestano solo in età adulta, oppure acquisite, sviluppandosi nel corso della vita a causa di vari fattori. La maggior parte delle cisti è di natura benigna e non rappresenta un pericolo per la salute, ma in alcuni casi possono causare disturbi o complicanze che richiedono attenzione medica.

Tipi di Cisti per Localizzazione
Localizzazione Tipo di cisti Caratteristiche Trattamento tipico
Pelle/sottocute Cisti sebacea Contenuto sebaceo, poro centrale visibile Osservazione o asportazione
Cisti epidermica Contenuto cheratinico, mobile Asportazione se sintomatica
Ovaie Cisti funzionali Legate al ciclo mestruale, spesso regrediscono Osservazione, terapia ormonale
Reni Cisti renali semplici Molto comuni dopo i 50 anni, asintomatiche Osservazione
Mammella Cisti mammarie Fluttuano con ciclo ormonale Aspirazione se voluminose
Articolazioni Cisti di Baker Dietro al ginocchio, da versamento articolare Trattamento causa sottostante
Polso Cisti gangliari Contenuto gelatinoso, vicino a tendini Aspirazione o asportazione

Caratteristiche principali delle cisti

Le cisti presentano alcune caratteristiche comuni che permettono di riconoscerle, anche se ogni tipo specifico ha peculiarità proprie. Conoscere questi aspetti aiuta a distinguere una cisti da altre formazioni e a comprendere quando è necessario approfondire.

Aspetto e consistenza

Le cisti si presentano generalmente come rigonfiamenti o noduli palpabili sotto la pelle o visibili su esami di imaging quando localizzate in organi interni. Al tatto, una cisti superficiale appare solitamente come una massa rotondeggiante, mobile, dai contorni ben definiti e con consistenza variabile da molle a teso-elastica a seconda del contenuto.

Le cisti cutanee o sottocutanee possono essere visibili come protuberanze della pelle, mentre quelle più profonde possono non essere evidenti dall’esterno. Alcune cisti hanno un punto centrale più scuro, corrispondente a un poro ostruito, particolarmente evidente nelle cisti sebacee, che possono presentare caratteristiche simili ai noduli al seno per quanto riguarda la palpabilità.

Sintomi associati

Molte cisti sono completamente asintomatiche e vengono scoperte casualmente durante una visita medica o un esame diagnostico eseguito per altri motivi. Tuttavia, alcune possono causare sintomi quali:

  • dolore o fastidio se si infiammano, si infettano o comprimono strutture adiacenti.
  • arrossamento e gonfiore della zona circostante in caso di infiammazione o infezione.
  • sensazione di tensione o pressione nell’area interessata.
  • fuoriuscita di materiale se la cisti si rompe spontaneamente.
  • limitazione funzionale quando la cisti comprime nervi, vasi o interferisce con il movimento articolare.

Le cisti localizzate in organi interni possono rimanere silenti per lungo tempo o causare sintomi specifici legati all’organo interessato, come dolore addominale per le cisti ovariche o renali.

Cause comuni delle cisti

Le cisti possono formarsi per diverse ragioni e la causa varia a seconda del tipo specifico. Comprendere per quale motivo si formano le cisti aiuta a prevenirne la comparsa quando possibile e a gestirle adeguatamente.

Ostruzione dei dotti ghiandolari

Una causa frequente di formazione di cisti è l’ostruzione dei dotti che drenano le secrezioni di ghiandole sebacee o sudoripare. Quando il dotto si blocca, il materiale prodotto dalla ghiandola non può fuoriuscire e si accumula formando una cisti. Questo meccanismo è alla base delle cisti sebacee e delle cisti epidermiche, tra le più comuni.

L’ostruzione può verificarsi a causa di traumi locali, infiammazioni, infezioni, anomalie congenite o semplicemente per accumulo di cheratina o sebo denso che occlude il dotto escretore.

Infezioni e infiammazioni

Alcuni tipi di cisti si sviluppano come conseguenza di processi infettivi o infiammatori. Le infezioni possono causare la formazione di cavità contenenti materiale purulento o infiammatorio che viene poi delimitato dall’organismo con una capsula fibrosa, dando origine a una cisti.

Anche infiammazioni croniche possono favorire la formazione di cisti in diversi tessuti e organi, come risposta del corpo a un’aggressione prolungata, in modo simile a quanto avviene con le eruzioni cutanee che rappresentano una reazione infiammatoria della pelle.

Anomalie dello sviluppo

Molte cisti hanno origine congenita e derivano da anomalie che si verificano durante lo sviluppo embrionale. Queste cisti possono contenere tessuti residui di strutture embrionali che normalmente dovrebbero regredire. Esempi sono le cisti dermoidi, che possono contenere tessuti come capelli, denti o tessuto ghiandolare, o le cisti branchiali presenti nel collo.

Queste formazioni congenite possono rimanere silenti per anni e manifestarsi solo in età adulta a seguito di infezioni o traumi che le fanno ingrossare o infiammare.

Fattori genetici e ormonali

Alcune condizioni genetiche predispongono alla formazione di cisti multiple in determinati organi. La sindrome dell’ovaio policistico, ad esempio, è caratterizzata dalla presenza di numerose piccole cisti ovariche associate a squilibri ormonali. Anche la malattia policistica renale è una condizione ereditaria in cui si formano numerose cisti nei reni.

Gli ormoni giocano un ruolo importante nella formazione di alcune cisti, come quelle mammarie o ovariche, che possono comparire, modificarsi o regredire in relazione alle fluttuazioni ormonali del ciclo mestruale.

Traumi e corpi estranei

I traumi possono favorire la formazione di cisti in diversi modi. Un trauma può causare l’inclusione di cellule epiteliali nel derma, dove formano una cisti epidermica. Anche la presenza di corpi estranei nell’organismo può stimolare la formazione di una capsula cistica intorno ad essi come meccanismo di difesa.

Quando una cisti è pericolosa

La maggior parte delle cisti è benigna e non rappresenta un pericolo per la salute. Tuttavia, esistono situazioni in cui una cisti può essere pericolosa o richiedere attenzione medica urgente.

Segni di allarme

È importante consultare il medico quando una cisti presenta:

  • crescita rapida o progressiva delle dimensioni.
  • dolore intenso o improvviso nella zona della cisti.
  • arrossamento marcato, calore e gonfiore che suggeriscono un’infezione.
  • febbre associata alla presenza della cisti.
  • modificazioni dell’aspetto con zone dure, irregolari o sanguinanti.
  • fuoriuscita di materiale maleodorante o purulento.
  • sintomi sistemici come perdita di peso, malessere generale o altri disturbi.

Questi segni possono indicare complicanze come infezione, rottura della cisti o, più raramente, trasformazione maligna, e richiedono una valutazione medica tempestiva.

Quando una cisti è maligna

Sebbene la stragrande maggioranza delle cisti sia benigna, in alcuni casi una formazione cistica può essere associata a patologie tumorali. Quando una ciste è maligna non si tratta propriamente di una cisti classica, ma piuttosto di una lesione tumorale con componente cistica o di una degenerazione cistica di un tumore.

Alcune caratteristiche che possono destare sospetto includono la presenza di componenti solide all’interno della cisti visibili agli esami di imaging, pareti ispessite e irregolari, vascolarizzazione anomala evidenziata con ecografia doppler o risonanza magnetica con contrasto, e crescita rapida non spiegata da cause infiammatorie o infettive.

È importante sottolineare che solo una valutazione medica specialistica con l’ausilio di esami diagnostici appropriati può determinare la natura di una formazione cistica. Il medico può richiedere ecografie, TAC, risonanze magnetiche o, in alcuni casi, esami citologici ottenuti mediante aspirazione con ago sottile per caratterizzare meglio la lesione.

Quando è importante consultare il medico

Sebbene molte cisti non richiedano trattamento, è sempre consigliabile consultare un medico quando si scopre una nuova formazione per ottenere una diagnosi corretta e escludere altre condizioni.

La visita medica è particolarmente importante quando:

  • si nota una nuova massa o rigonfiamento di cui non si conosce la natura.
  • una cisti già nota cambia aspetto, dimensioni o caratteristiche.
  • compare dolore, infiammazione o altri sintomi associati alla cisti.
  • la cisti interferisce con le normali attività quotidiane o causa disagio estetico significativo.
  • si hanno dubbi o preoccupazioni riguardo alla formazione.

Il medico eseguirà un esame obiettivo della cisti e, se necessario, prescriverà esami di approfondimento come ecografia, TAC o risonanza magnetica per caratterizzarla meglio. In alcuni casi può essere necessario un prelievo bioptico per analizzare il contenuto o la parete della cisti.

Hai Scoperto una Cisti? Cosa Fare
Hai scoperto una cisti? Cosa fare
È presente da più di 2 settimane?


Prenota visita medica
NO

Osserva per 2 settimane
Ha una delle seguenti caratteristiche?

• Crescita rapida
• Dolore intenso
• Arrossamento/calore
• Febbre
• Sanguinamento
SÌ – URGENTE

Consulto medico immediato
NO

Visita medica programmata per valutazione e diagnosi

Trattamento delle cisti

Il trattamento delle cisti dipende dal tipo, dalla localizzazione, dalle dimensioni e dalla sintomatologia. Non tutte le cisti richiedono necessariamente un intervento, e in molti casi l’approccio migliore è l’osservazione periodica.

Osservazione e controllo

Le cisti asintomatiche, di piccole dimensioni e con caratteristiche benigne all’esame clinico e strumentale possono essere semplicemente monitorate nel tempo con controlli periodici. Questo approccio conservativo è appropriato quando la cisti non causa disturbi e non presenta segni di preoccupazione.

Il paziente viene istruito a osservare eventuali cambiamenti e a segnalare prontamente modificazioni dell’aspetto, delle dimensioni o la comparsa di sintomi.

Trattamento farmacologico

Alcune cisti, in particolare quelle di natura infiammatoria o infettiva, possono beneficiare di un trattamento farmacologico. Gli antibiotici sono indicati in caso di infezione sovraimposta, mentre i farmaci antinfiammatori possono alleviare dolore e gonfiore.

Per alcune cisti specifiche, come quelle ovariche funzionali, può essere indicata una terapia ormonale per favorirne la regressione spontanea.

Aspirazione

L’aspirazione consiste nel drenaggio del contenuto liquido della cisti mediante un ago sottile inserito attraverso la cute. Questa procedura, spesso guidata da ecografia, permette di svuotare la cisti riducendone le dimensioni e alleviando i sintomi. Tuttavia, poiché la parete della cisti rimane in sede, esiste il rischio di recidiva con riformazione del contenuto.

L’aspirazione è particolarmente utile per le cisti di grandi dimensioni che causano compressione o per confermare la natura benigna del contenuto attraverso l’analisi citologica del liquido aspirato.

Asportazione chirurgica

L’asportazione chirurgica completa della cisti, compresa la sua parete, rappresenta il trattamento definitivo e permette di prevenire le recidive. L’intervento è indicato quando la cisti è sintomatica, recidivante dopo aspirazione, esteticamente rilevante, infetta o quando esistono dubbi sulla sua natura benigna.

L’intervento viene generalmente eseguito in anestesia locale in regime ambulatoriale per le cisti superficiali di piccole dimensioni, mentre cisti più grandi o profonde possono richiedere procedure più complesse. La cisti asportata viene sempre inviata per esame istologico per confermare la diagnosi e escludere definitivamente patologie più serie.

Cosa non fare con le cisti

Esistono alcuni comportamenti da evitare assolutamente quando si ha una cisti per prevenire complicanze e peggioramento della situazione.

Non bisogna mai tentare di spremere, forare o incidere autonomamente una cisti. Queste manovre possono causare:

  • infezioni gravi
  • facilitare la diffusione di batteri nei tessuti circostanti
  • causare cicatrici permanenti
  • favorire la rottura della cisti con dispersione del contenuto nei tessuti adiacenti

È sconsigliato applicare rimedi casalinghi non provati o sostanze potenzialmente irritanti sulla cisti senza supervisione medica. Anche l’automedicazione con antibiotici o altri farmaci senza prescrizione medica può essere controproducente e ritardare un trattamento appropriato.

Infine, non bisogna trascurare una cisti che mostra segni di cambiamento o che causa sintomi persistenti. La valutazione medica tempestiva è sempre la scelta migliore per garantire una gestione sicura ed efficace.

Gestione delle Cisti – Cosa Fare e Non Fare
✅ DA FARE ❌ DA NON FARE
Consultare il medico per diagnosi Spremere o forare autonomamente
Osservare eventuali cambiamenti Applicare rimedi non verificati
Mantenere l’area pulita Assumere antibiotici senza prescrizione
Seguire le indicazioni mediche Ignorare segni di infezione
Proteggere da traumi la zona Usare aghi o strumenti non sterili
Documentare con foto i cambiamenti Ritardare la visita se cresce rapidamente