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Il sangue nelle feci: quando preoccuparsi

La presenza di sangue nelle feci è un sintomo che può generare preoccupazione e ansia in chi lo sperimenta. Questa manifestazione può avere diverse origini, da cause benigne e facilmente trattabili a condizioni che richiedono un’attenzione medica più approfondita.

Comprendere le possibili cause, riconoscere i segnali di allarme e sapere quando è necessario consultare un medico è fondamentale per affrontare questa situazione con consapevolezza e tempestività.

Cos’è il sangue nelle feci

Il sangue nelle feci si manifesta quando sangue proveniente da qualsiasi tratto del sistema digestivo, dalla bocca all’ano, viene eliminato insieme alle feci. Questa condizione viene definita in medicina con il termine ematochezia quando il sangue è visibile e di colore rosso vivo, o melena quando le feci appaiono scure, catramose e maleodoranti a causa della digestione parziale del sangue.

La presenza di sangue nelle feci può essere evidente, con sangue rosso brillante visibile sulla carta igienica, nell’acqua del water o mescolato alle feci, oppure occulta, rilevabile solo attraverso specifici test di laboratorio chiamati ricerca del sangue occulto fecale. Quest’ultima forma può passare inosservata per lungo tempo, causando anemia da perdita cronica di sangue.

L’aspetto del sangue fornisce informazioni importanti sulla sua probabile origine. Il sangue rosso vivo suggerisce generalmente un sanguinamento nel tratto digestivo inferiore, come colon, retto o ano, mentre feci molto scure indicano solitamente un sanguinamento nel tratto digestivo superiore, come stomaco o duodeno.

Sanguinamento Digestivo Superiore vs Inferiore
Caratteristica Tratto digestivo superiore Tratto digestivo inferiore
Colore sangue Nero o rosso molto scuro Rosso vivo o rosso scuro
Aspetto feci Nere, catramose, lucide (melena) Sangue visibile, mescolato o sulla superficie
Odore Molto maleodorante Normale o poco alterato
Coaguli Rari Possibili
Cause comuni Ulcera gastrica/duodenale, gastrite, varici esofagee Emorroidi, ragadi, diverticolite, colite, polipi, tumori
Urgenza Alta (richiede valutazione immediata) Variabile (dipende da quantità e sintomi)

Possibili cause del sangue nelle feci

Le cause che possono determinare la presenza di sangue nelle feci sono numerose e di gravità molto variabile. È importante considerare che la maggior parte dei casi è dovuta a condizioni benigne, ma ogni episodio merita una valutazione medica appropriata.

Emorroidi

Le emorroidi rappresentano la causa più comune di sangue nelle feci negli adulti. Si tratta di cuscinetti vascolari normalmente presenti nel canale anale che possono gonfiarsi, infiammarsi e sanguinare a causa di vari fattori come stitichezza cronica, sforzi durante la defecazione, gravidanza o prolungata posizione seduta.

Il sangue proveniente dalle emorroidi è tipicamente rosso vivo, visibile sulla carta igienica o che gocciola nel water dopo l’evacuazione. Può essere accompagnato da prurito, bruciore e sensazione di corpo estraneo a livello anale. Le emorroidi possono essere interne, non visibili esternamente, o esterne, palpabili come rigonfiamenti intorno all’ano.

Ragadi anali

Le ragadi anali sono piccole lacerazioni della mucosa del canale anale che causano dolore intenso durante e dopo la defecazione, accompagnato da sanguinamento di modesta entità. Il sangue nelle feci associato a ragadi è generalmente rosso vivo e in quantità limitata.

Queste lesioni si verificano spesso in presenza di feci dure e voluminose che traumatizzano la mucosa durante il passaggio. Il dolore acuto caratteristico aiuta a distinguere le ragadi dalle emorroidi, che solitamente sono meno dolorose.

Diverticolosi e diverticolite

I diverticoli sono piccole estroflessioni della parete del colon che si formano con l’età, particolarmente frequenti dopo i 60 anni. Quando un diverticolo si rompe o si infiamma può causare sanguinamento, a volte anche abbondante. Il sangue nelle feci da diverticolosi può essere rosso vivo o scuro a seconda della localizzazione del sanguinamento.

La diverticolite, l’infiammazione dei diverticoli, si manifesta con dolore addominale, febbre e alterazioni dell’alvo oltre al possibile sanguinamento.

Malattie infiammatorie intestinali

Le malattie infiammatorie intestinali croniche come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa causano infiammazione della mucosa intestinale con ulcerazioni che possono sanguinare. Il sangue nelle feci in questi casi è spesso accompagnato da diarrea cronica, dolori addominali, perdita di peso e malessere generale.

Queste condizioni richiedono una diagnosi specialistica e un trattamento a lungo termine per controllare l’infiammazione e prevenire le complicanze.

Polipi intestinali

I polipi sono escrescenze che si sviluppano sulla mucosa del colon e possono sanguinare occasionalmente. Sebbene la maggior parte dei polipi sia benigna, alcuni tipi hanno il potenziale di trasformarsi in tumori maligni nel tempo. Per questo motivo, la scoperta di polipi richiede la loro rimozione endoscopica e l’esame istologico.

Il sangue nelle feci associato a polipi è spesso occulto o visibile in piccole quantità mescolato alle feci.

Tumori del colon-retto

Il carcinoma del colon-retto può manifestarsi con sangue nelle feci, spesso associato a modificazioni dell’alvo, dolore addominale, perdita di peso inspiegata e anemia. Il sanguinamento può essere evidente o occulto, e la presenza di sangue scuro mescolato alle feci dovrebbe sempre destare attenzione.

La diagnosi precoce del tumore del colon-retto è fondamentale per migliorare significativamente la prognosi, rendendo essenziale la valutazione medica di ogni episodio di sanguinamento intestinale, soprattutto in persone sopra i 50 anni o con fattori di rischio.

Altre cause

Altre possibili cause di sangue nelle feci includono:

  • infezioni intestinali causate da batteri, virus o parassiti che danneggiano la mucosa intestinale.
  • angiodisplasie, anomalie dei vasi sanguigni della parete intestinale che possono rompersi.
  • colite ischemica, ridotto afflusso di sangue al colon che causa danno tissutale.
  • farmaci come aspirina, anticoagulanti o antinfiammatori che aumentano il rischio di sanguinamento.
  • traumi del tratto gastrointestinale o complicanze post-chirurgiche.

Quando preoccuparsi per il sangue nelle feci

Non tutti gli episodi di sangue nelle feci hanno la stessa gravità o urgenza. Tuttavia, esistono situazioni in cui è fondamentale consultare immediatamente un medico o recarsi al pronto soccorso.

Segnali di allarme

È necessario rivolgersi urgentemente al medico quando il sangue nelle feci si associa a:

  • sanguinamento abbondante o continuo con perdita di grandi quantità di sangue.
  • feci nere, catramose e maleodoranti che indicano sanguinamento del tratto digestivo superiore.
  • vertigini, debolezza marcata, sudorazione fredda o svenimento che suggeriscono una perdita ematica significativa.
  • dolore addominale intenso o crampi severi.
  • febbre alta persistente.
  • vomito di sangue rosso o materiale scuro simile a fondi di caffè.
  • pallore cutaneo, tachicardia o altri segni di anemia acuta.

Questi sintomi possono indicare un sanguinamento importante che richiede valutazione e trattamento immediati per prevenire complicanze gravi.

Quando consultare il medico non urgentemente

Anche in assenza di segnali di allarme immediati, è importante consultare il medico quando:

  • il sangue nelle feci si verifica per la prima volta.
  • il sanguinamento si ripete in più occasioni anche se di lieve entità.
  • sono presenti fattori di rischio come età superiore a 50 anni, familiarità per tumori intestinali o malattie infiammatorie intestinali.
  • si osservano cambiamenti persistenti nelle abitudini intestinali.
  • compare perdita di peso non intenzionale.
  • si sviluppa anemia evidenziata da stanchezza cronica, pallore e affaticamento.

La valutazione medica tempestiva permette di identificare la causa del sanguinamento e iniziare il trattamento appropriato, prevenendo complicanze e tranquillizzando il paziente quando la causa risulta benigna.

Algoritmo Decisionale – Sangue nelle Feci
HAI NOTATO SANGUE NELLE FECI?
PRESENZA DI SINTOMI DI ALLARME?

• Sanguinamento abbondante
• Feci nere e catramose
• Vertigini/svenimento
• Dolore addominale severo
• Vomito di sangue


PRONTO SOCCORSO
IMMEDIATO
NO

Primo episodio?
Se PRIMO EPISODIO:
Medico entro 24-48 ore
Se EPISODI RICORRENTI:
Medico entro 1 settimana
Se ETÀ >50 ANNI o FATTORI DI RISCHIO:
Medico per screening

Come si presenta il sangue nelle feci da tumore

Una domanda frequente riguarda come distinguere il sangue nelle feci causato da un tumore da quello dovuto a cause benigne. Purtroppo non esistono caratteristiche assolutamente specifiche che permettano di fare questa distinzione basandosi solo sull’aspetto del sangue.

Tuttavia, alcune caratteristiche possono destare maggiore sospetto. Il sangue proveniente da un tumore del colon-retto tende a essere scuro o rosso brunastro, intimamente mescolato alle feci piuttosto che ricoprirle superficialmente. Spesso il sanguinamento è intermittente e può essere associato a muco nelle feci.

Altri elementi che aumentano il sospetto di una patologia tumorale includono l’età superiore a 50 anni, la presenza di anemia progressiva inspiegata, modificazioni persistenti dell’alvo con alternanza di diarrea e stitichezza, dolore addominale non altrimenti spiegato, perdita di peso involontaria e sensazione di evacuazione incompleta dopo la defecazione.

È fondamentale sottolineare che solo una valutazione medica completa con esami appropriati può determinare con certezza la causa del sangue nelle feci. Nessun sintomo da solo permette di escludere o confermare la presenza di un tumore, rendendo indispensabile l’accertamento diagnostico.

Come capire se sono emorroidi o sangue nelle feci

Molte persone si chiedono come distinguere se il sangue visibile deriva da emorroidi o da altre cause più serie. Sebbene esistano alcuni elementi orientativi, la diagnosi definitiva spetta sempre al medico.

Il sangue da emorroidi è tipicamente:

  • rosso vivo brillante
  • compare sulla superficie delle feci o sulla carta igienica dopo la pulizia
  • gocciola nel water dopo l’evacuazione
  • non è mescolato intimamente con le feci
  • spesso accompagnato da prurito, bruciore o sensazione di gonfiore anale
  • può peggiorare con la stitichezza o gli sforzi defecatori

Al contrario, il sangue nelle feci proveniente dal colon è generalmente mescolato alle feci, può essere più scuro, ed è associato a sintomi intestinali come cambiamenti dell’alvo, dolore addominale o perdita di peso piuttosto che a sintomi anali.

Tuttavia, queste sono solo indicazioni generali e non regole assolute. Le emorroidi sono molto comuni e possono coesistere con altre patologie intestinali. Per questo motivo, la comparsa di sangue nelle feci richiede sempre una valutazione medica, soprattutto se persistente, ricorrente o associata ad altri sintomi.

Cosa fare quando si nota sangue nelle feci

Quando si nota sangue nelle feci è importante mantenere la calma e seguire alcuni passaggi pratici. Innanzitutto, osservare attentamente le caratteristiche del sanguinamento: colore, quantità, se il sangue è sulla superficie o mescolato alle feci, presenza di coaguli e eventuali sintomi associati.

Se il sanguinamento è abbondante o associato a sintomi preoccupanti come quelli descritti precedentemente, è necessario recarsi immediatamente al pronto soccorso. In caso contrario, contattare il proprio medico di famiglia entro breve tempo per programmare una visita.

È utile annotare tutte le informazioni rilevanti da comunicare al medico, inclusa la frequenza degli episodi, le caratteristiche delle feci, eventuali modificazioni dell’alvo, presenza di dolore, farmaci assunti e storia clinica personale e familiare.

Nel frattempo, è consigliabile:

  • evitare sforzi eccessivi durante la defecazione
  • mantenere una dieta ricca di fibre e un’adeguata idratazione per favorire feci morbide
  • astenersi dall’assumere farmaci antinfiammatori o anticoagulanti senza aver consultato il medico

Cosa mangiare quando si ha sangue nelle feci

L’alimentazione gioca un ruolo importante nella gestione delle condizioni che causano sangue nelle feci, specialmente quando il sanguinamento è dovuto a emorroidi, ragadi o disturbi intestinali funzionali.

È fondamentale seguire una dieta ricca di fibre che favorisca la regolarità intestinale e la produzione di feci morbide, riducendo così il trauma meccanico durante l’evacuazione. Alimenti consigliati includono:

  • verdure fresche come broccoli, spinaci, carote e zucchine.
  • frutta fresca come mele, pere, prugne e frutti di bosco, preferibilmente con la buccia.
  • cereali integrali come avena, riso integrale, pasta integrale e pane integrale.
  • legumi come lenticchie, ceci e fagioli che forniscono fibre solubili.
  • frutta secca e semi come mandorle, noci e semi di lino.

È importante aumentare gradualmente l’apporto di fibre per evitare gonfiore e gas intestinale, e accompagnare sempre l’incremento di fibre con un’abbondante assunzione di acqua, almeno due litri al giorno.

Alimenti da limitare o evitare includono:

  • cibi piccanti che possono irritare la mucosa intestinale
  • alcolici che possono peggiorare l’infiammazione
  • caffeina in eccesso che può alterare la motilità intestinale
  • cibi troppo elaborati o fritti che rallentano la digestione
  • alimenti molto astringenti come riso bianco in eccesso o banane acerbe che possono favorire la stitichezza

È importante sottolineare che la dieta rappresenta un supporto al trattamento medico ma non lo sostituisce. In caso di sangue nelle feci, la priorità resta sempre la valutazione medica per identificare e trattare la causa sottostante.

Esami diagnostici per il sangue nelle feci

Quando un paziente si presenta con sangue nelle feci, il medico prescriverà una serie di accertamenti per identificarne la causa. Gli esami variano in base all’età del paziente, ai fattori di rischio, alle caratteristiche del sanguinamento e ai sintomi associati.

Gli esami del sangue sono generalmente il primo passo e includono:

  • emocromo completo per valutare la presenza di anemia
  • esami della coagulazione se il paziente assume anticoagulanti
  • marcatori infiammatori che possono suggerire malattie infiammatorie intestinali

La colonscopia è l’esame gold standard per visualizzare direttamente l’interno del colon e del retto, identificare la fonte del sanguinamento ed eventualmente eseguire biopsie o rimuovere polipi. Questo esame è particolarmente importante in pazienti sopra i 50 anni o con fattori di rischio per tumori intestinali.

Altri esami che possono essere richiesti includono:

  • rettoscopia per visualizzare il retto e l’ano
  • gastroscopia se si sospetta un sanguinamento dal tratto digestivo superiore
  • esami delle feci per ricercare infezioni o sangue occulto
  • esami radiologici come la TAC addominale in casi selezionati

La scelta degli esami viene personalizzata dal medico in base al singolo caso, con l’obiettivo di arrivare a una diagnosi accurata nel modo più rapido e meno invasivo possibile.