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I sintomi dell’allergia ai gatti

L’allergia ai gatti è una delle allergie agli animali domestici più comuni, colpendo circa il 10% della popolazione. Molte persone sviluppano sintomi respiratori, cutanei e oculari quando entrano in contatto con i felini, anche se non sempre riconoscono immediatamente la connessione.

Comprendere i sintomi e le cause dell’allergia ai gatti è fondamentale per una diagnosi precoce e una gestione efficace della condizione.

Cos’è l’allergia ai gatti

L’allergia ai gatti è una reazione immunitaria eccessiva a specifiche proteine prodotte dai felini. Contrariamente alla credenza comune, non è il pelo del gatto a causare l’allergia, ma proteine specifiche presenti nella saliva, nelle urine, nelle ghiandole sebacee e nelle cellule morte della pelle (forfora) dell’animale.

La proteina principale responsabile delle reazioni allergiche è chiamata Fel d 1 (Felis domesticus allergen 1), prodotta principalmente dalle ghiandole sebacee e salivari. Quando i gatti si leccano per pulirsi, questa proteina si deposita sul pelo e successivamente si disperde nell’ambiente attraverso microscope particelle.

Cause dell’allergia ai gatti

Allergeni principali

  • Fel d 1: la proteina più allergenica, presente in tutti i gatti
  • Fel d 2: albumina sierica felina, meno comune come causa di allergia
  • Fel d 3: cistatina, presente nelle ghiandole sebacee
  • Fel d 4: lipocalina, trovata nella saliva e nelle urine

Fattori che influenzano l’esposizione

  • Sesso del gatto: i maschi non castrati producono più Fel d 1
  • Razza: alcune razze producono meno allergeni (Siberiano, Balinese)
  • Età del gatto: i gattini producono meno allergeni degli adulti
  • Colore del pelo: i gatti scuri tendono a produrre più allergeni
  • Stagione: la produzione può variare stagionalmente

Modalità di esposizione

  • Contatto diretto: accarezzare, abbracciare il gatto
  • Inalazione: particelle aerodisperse presenti nell’aria
  • Contatto indiretto: vestiti, mobili, superfici contaminate
  • Ambienti chiusi: case, uffici, mezzi di trasporto dove sono stati presenti gatti

Sintomi respiratori

I sintomi respiratori sono tra i più comuni e fastidiosi dell’allergia ai gatti:

Sintomi delle vie aeree superiori

  • Rinite allergica: naso che cola con secrezioni acquose e trasparenti
  • Congestione nasale: sensazione di naso chiuso, difficoltà a respirare dal naso
  • Starnuti frequenti: spesso a salve, particolarmente intensi
  • Prurito nasale: sensazione di pizzicore all’interno del naso
  • Gocciolamento post-nasale: sensazione di muco che scende in gola
  • Riduzione dell’olfatto: temporanea diminuzione della capacità di sentire gli odori

Sintomi delle vie aeree inferiori

  • Tosse secca: persistente, spesso peggiore di notte
  • Respiro sibilante: suoni fischianti durante la respirazione
  • Dispnea: difficoltà respiratoria, sensazione di mancanza d’aria
  • Oppressione toracica: sensazione di peso o costrizione al petto
  • Riacutizzazione dell’asma: peggioramento dei sintomi asmatici preesistenti

Sintomi della gola

  • Prurito alla gola: sensazione di grattamento
  • Raucedine: alterazione del tono di voce
  • Sensazione di corpo estraneo: come se ci fosse qualcosa bloccato in gola
  • Difficoltà di deglutizione: lieve fastidio nel deglutire

Sintomi oculari

Gli occhi sono spesso tra i primi organi a manifestare sintomi allergici:

Congiuntivite allergica

  • Arrossamento: occhi rossi e iniettati di sangue
  • Lacrimazione eccessiva: produzione abbondante di lacrime acquose
  • Prurito oculare: irresistibile desiderio di strofinare gli occhi
  • Bruciore: sensazione di irritazione e calore agli occhi
  • Sensazione di sabbia: come se ci fossero corpi estranei negli occhi

Altri sintomi oculari

  • Gonfiore delle palpebre: edema palpebrale, spesso al mattino
  • Occhiaie allergiche: cerchi scuri sotto gli occhi
  • Sensibilità alla luce: fastidio in presenza di luce intensa
  • Visione offuscata: temporanea diminuzione della nitidezza visiva
  • Secrezione oculare: possibile presenza di muco negli occhi

Sintomi cutanei

La pelle può reagire all’esposizione diretta o indiretta agli allergeni felini:

Reazioni cutanee immediate

  • Orticaria: pomfi rossastri e pruriginosi che compaiono rapidamente
  • Angioedema: gonfiore di labbra, palpebre, viso
  • Eritema da contatto: arrossamento nelle zone di contatto diretto
  • Prurito localizzato: nelle aree toccate dal gatto

Reazioni cutanee tardive

  • Eczema: infiammazione cutanea con arrossamento, secchezza e desquamazione
  • Dermatite atopica: peggioramento di condizioni preesistenti
  • Prurito generalizzato: sensazione pruriginosa diffusa su tutto il corpo
  • Lesioni da grattamento: dovute al prurito intenso

Zone più colpite

  • Viso e collo: per la vicinanza durante il contatto
  • Mani e avambracci: zone di contatto diretto
  • Torace: se il gatto è stato tenuto vicino al corpo
  • Gambe: se il gatto si è strofinato contro di esse

Sintomi sistemici

In alcuni casi, l’allergia ai gatti può causare sintomi che coinvolgono tutto l’organismo:

Sintomi generali

  • Affaticamento: stanchezza eccessiva e prolungata
  • Mal di testa: spesso frontale o alle tempie
  • Irritabilità: cambiamenti dell’umore dovuti al malessere
  • Difficoltà di concentrazione: per il disagio causato dai sintomi
  • Disturbi del sonno: dovuti alla congestione nasale e alla tosse

Sintomi gastrointestinali (rari)

  • Nausea: sensazione di malessere allo stomaco
  • Crampi addominali: dolori e spasmi addominali
  • Diarrea: raramente associata all’allergia respiratoria

Tempistica dei sintomi

Sintomi immediati (entro minuti)

  • Starnuti
  • Lacrimazione
  • Prurito oculare e nasale
  • Arrossamento degli occhi

Sintomi precoci (30 minuti – 2 ore)

  • Congestione nasale
  • Tosse
  • Respiro sibilante
  • Orticaria

Sintomi tardivi (4-12 ore)

  • Peggioramento della congestione
  • Sintomi asmatici più pronunciati
  • Affaticamento
  • Mal di testa

Sintomi prolungati

  • Persistenza dei sintomi per giorni dopo l’esposizione
  • Peggioramento graduale con esposizioni ripetute
  • Sviluppo di sensibilizzazione crescente

Fattori che influenzano la gravità dei sintomi

Fattori individuali

  • Grado di sensibilizzazione: livello di anticorpi IgE specifici
  • Età di prima esposizione: esposizione precoce può influenzare la gravità
  • Predisposizione genetica: storia familiare di allergie
  • Presenza di altre allergie: allergie multiple possono amplificare i sintomi
  • Condizioni preesistenti: asma, eczema, rinite allergica

Fattori ambientali

  • Concentrazione di allergeni: maggiore presenza nell’ambiente
  • Durata dell’esposizione: esposizioni prolungate peggiorano i sintomi
  • Ventilazione dell’ambiente: aria stagnante concentra gli allergeni
  • Umidità: livelli elevati possono aumentare la sopravvivenza degli allergeni
  • Presenza di multiple fonti: più gatti aumentano la carica allergenica

Fattori relativi al gatto

  • Numero di gatti: più gatti = più allergeni
  • Vicinanza del contatto: contatto diretto vs. presenza nello stesso ambiente
  • Igiene del gatto: gatti che si puliscono di più distribuiscono più allergeni
  • Salute del gatto: alcune condizioni possono aumentare la produzione di allergeni

Diagnosi

Anamnesi clinica

  • Storia dei sintomi: quando, dove e come si manifestano
  • Correlazione temporale: relazione tra esposizione ai gatti e sintomi
  • Altri fattori scatenanti: identificazione di ulteriori allergeni
  • Storia familiare: predisposizione genetica alle allergie

Test allergologici

Prick test:

  • Test cutaneo con estratti di allergeni felini
  • Risultati disponibili in 15-20 minuti
  • Valuta la reattività cutanea immediata

IgE specifiche (RAST):

  • Esame del sangue per misurare anticorpi specifici
  • Quantifica il grado di sensibilizzazione
  • Utile quando i test cutanei non sono possibili

Test di provocazione:

  • Esposizione controllata agli allergeni
  • Eseguito solo in centri specializzati
  • Conferma la rilevanza clinica della sensibilizzazione

Diagnosi differenziale

È importante distinguere l’allergia ai gatti da altre condizioni simili:

Altre allergie inalanti

Infezioni respiratorie

  • Raffreddore comune: durata limitata, possibile febbre
  • Sinusite: dolore facciale, secrezioni purulente
  • Bronchite: tosse produttiva, possibile febbre

Irritanti ambientali

  • Fumo di sigaretta: associazione temporale con l’esposizione
  • Inquinamento indoor: formaldeide, VOC
  • Prodotti chimici: detergenti, profumi, solventi

Gestione e trattamento dei sintomi

Evitamento dell’allergene

  • Rimozione del gatto: soluzione più efficace ma spesso non praticabile
  • Limitazione dell’accesso: tenere il gatto fuori dalla camera da letto
  • Pulizia frequente: aspirapolvere con filtri HEPA, lavaggio tessuti
  • Purificatori d’aria: con filtri HEPA per ridurre gli allergeni aerodispersi

Trattamenti farmacologici

Antistaminici:

  • Riducono prurito, starnuti, lacrimazione
  • Disponibili come compresse, spray nasali, colliri
  • Meglio se assunti prima dell’esposizione

Corticosteroidi nasali:

  • Molto efficaci per sintomi nasali
  • Riducono infiammazione e congestione
  • Uso prolungato sotto controllo medico

Broncodilatatori:

  • Per sintomi asmatici
  • Alleviano respiro sibilante e oppressione toracica
  • Beta-2 agonisti a breve e lunga durata d’azione

Immunoterapia specifica

  • Desensibilizzazione graduale: esposizione controllata e progressiva
  • Durata del trattamento: 3-5 anni
  • Efficacia: 70-80% di miglioramento significativo
  • Somministrazione: sottocutanea o sublinguale

L’allergia ai gatti può significativamente impattare sulla qualità della vita, ma con una diagnosi accurata e un trattamento appropriato, è possibile gestire efficacemente i sintomi e, in molti casi, convivere serenamente con i felini domestici.