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La colite ulcerosa, quando la parete intestinale si infiamma

La colite ulcerosa rappresenta una delle principali malattie infiammatorie croniche intestinali, caratterizzata da un’infiammazione persistente che colpisce esclusivamente il colon e il retto. Questa patologia autoimmune può avere un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti, manifestandosi con sintomi debilitanti che richiedono un approccio terapeutico multidisciplinare e personalizzato. Comprendere le caratteristiche di questa malattia è fondamentale per una gestione efficace e per migliorare la prognosi a lungo termine.

Che cos’è la colite ulcerosa

La colite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica intestinale che colpisce esclusivamente la mucosa del colon e del retto. A differenza del morbo di Crohn, che può interessare qualsiasi tratto del tubo digerente, la colite ulcerosa rimane confinata al grosso intestino e si caratterizza per un’infiammazione continua e superficiale della parete intestinale.

La malattia si manifesta con la formazione di ulcere sulla superficie interna del colon, da cui deriva il nome. Queste lesioni causano sanguinamento, produzione di muco e pus, determinando i sintomi caratteristici della patologia. L’infiammazione inizia tipicamente dal retto e può estendersi in modo continuo verso il colon prossimale.

La colite ulcerosa appartiene al gruppo delle malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI), insieme al morbo di Crohn e alla colite indeterminata. Si tratta di una condizione autoimmune in cui il sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti sani dell’intestino, causando un’infiammazione cronica e progressiva.

Caratteristiche principali della colite ulcerosa

La colite ulcerosa presenta diverse caratteristiche distintive che la differenziano da altre patologie intestinali e permettono una diagnosi accurata.

Localizzazione anatomica

La malattia presenta una distribuzione specifica:

  • inizia sempre dal retto (proctite ulcerosa)
  • si estende in modo continuo verso il colon prossimale
  • non presenta lesioni a “salto” come nel morbo di Crohn
  • coinvolge solo la mucosa e la sottomucosa
  • non interessa mai l’intestino tenue

Sintomi caratteristici

I sintomi principali della colite ulcerosa includono:

  • diarrea con sangue e muco, spesso il sintomo d’esordio
  • urgenza defecatoria con necessità impellente di evacuare
  • tenesmo rettale, sensazione di evacuazione incompleta
  • dolore addominale crampiforme, localizzato nel quadrante inferiore sinistro
  • perdita di peso involontaria nei casi più gravi
  • astenia e debolezza generale

Pattern di malattia

La colite ulcerosa si caratterizza per:

  • andamento cronico-recidivante con fasi di remissione e riacutizzazione
  • variabilità nell’estensione dell’infiammazione
  • possibili complicanze locali e sistemiche
  • risposta variabile ai trattamenti
  • necessità di monitoraggio continuo

Cosa scatena la colite ulcerosa

Le cause della colite ulcerosa non sono completamente chiarite, ma la ricerca ha identificato diversi fattori che contribuiscono allo sviluppo della malattia.

Fattori genetici

La predisposizione genetica gioca un ruolo importante:

  • familiarità positiva nel 10-15% dei casi
  • associazione con specifici geni del sistema HLA
  • variazioni genetiche che influenzano la risposta immunitaria
  • maggiore concordanza nei gemelli monozigoti
  • etnie maggiormente colpite (popolazione caucasica e ashkenazita)

Fattori ambientali

Diversi elementi ambientali possono scatenare la malattia:

  • stress psicofisico prolungato
  • infezioni intestinali precedenti
  • farmaci (FANS, antibiotici)
  • dieta occidentale ricca di grassi e zuccheri raffinati
  • fumo di sigaretta (paradossalmente protettivo nella colite ulcerosa)

Disregolazione immunitaria

La malattia è caratterizzata da:

  • risposta immunitaria anomala contro la flora batterica intestinale
  • alterazione della barriera intestinale
  • produzione eccessiva di citokine infiammatorie
  • squilibrio tra risposta immunitaria e tolleranza
  • alterazioni del microbiota intestinale

Come si capisce se si ha la colite ulcerosa

La diagnosi di colite ulcerosa richiede un approccio multidisciplinare che combina valutazione clinica, esami di laboratorio ed indagini strumentali.

Valutazione clinica

La storia clinica deve includere:

  • caratteristiche delle evacuazioni (frequenza, presenza di sangue e muco)
  • dolore addominale e sua localizzazione
  • sintomi sistemici (febbre, perdita di peso, astenia)
  • storia familiare di malattie infiammatorie intestinali
  • farmaci assunti e fattori scatenanti

Esami di laboratorio

Gli esami sangue possono mostrare:

  • anemia da carenza di ferro per le perdite ematiche
  • aumento degli indici infiammatori (VES, PCR)
  • ipoalbuminemia nei casi gravi
  • carenze vitaminiche (B12, acido folico, vitamina D)
  • markers di autoimmunità specifici

Esami delle feci

L’analisi delle feci è utile per:

  • ricerca di sangue occulto
  • escludere infezioni batteriche, virali o parassitarie
  • dosaggio della calprotectina fecale (marker di infiammazione intestinale)
  • valutazione della flora batterica

Colonscopia

La colonscopia rappresenta l’esame diagnostico fondamentale:

  • visualizzazione diretta della mucosa colica
  • valutazione dell’estensione dell’infiammazione
  • prelievo di biopsie per conferma istologica
  • esclusione di altre patologie (tumori, polipi)
  • monitoraggio dell’attività di malattia

Quali sono gli stadi della colite ulcerosa

La classificazione della colite ulcerosa si basa sull’estensione anatomica dell’infiammazione e sulla gravità dell’attività di malattia.

Classificazione per estensione

La colite ulcerosa viene classificata in base all’estensione.

Proctite ulcerosa: limitata al retto (fino a 15 cm dall’ano).

  • Sintomi prevalentemente locali
  • Prognosi generalmente migliore
  • Rischio di progressione verso forme più estese

Colite sinistra: coinvolge retto e colon sigmoideo.

  • Estensione fino alla flessura splenica
  • Sintomi più marcati della proctite
  • Maggiore impatto sulla qualità di vita

Pancolite: coinvolge tutto il colon.

  • Forma più severa della malattia
  • Maggior rischio di complicanze
  • Necessità di terapie più aggressive

Classificazione per gravità

L’attività di malattia viene classificata secondo i criteri di Truelove e Witts.

Forma lieve:

  • meno di 4 evacuazioni al giorno
  • sangue nelle feci occasionale
  • assenza di sintomi sistemici
  • parametri di laboratorio normali

Forma moderata:

  • 4-6 evacuazioni al giorno con sangue
  • sintomi sistemici lievi
  • lieve alterazione degli esami ematici
  • febbre intermittente

Forma grave:

  • più di 6 evacuazioni sanguinolente al giorno
  • sintomi sistemici marcati (febbre, tachicardia)
  • anemia significativa e ipoalbuminemia
  • rischio di complicanze acute

Quanto si vive con la colite ulcerosa

L’aspettativa di vita dei pazienti con colite ulcerosa è generalmente simile a quella della popolazione generale, purché la malattia sia adeguatamente monitorata e trattata.

Prognosi generale

La prognosi dipende da diversi fattori:

  • età di insorgenza (forme giovanili spesso più aggressive)
  • estensione della malattia al momento della diagnosi
  • risposta ai trattamenti
  • aderenza alle terapie prescritte
  • presenza di complicanze

Fattori prognostici favorevoli

Condizioni associate a prognosi migliore:

  • diagnosi precoce e trattamento tempestivo
  • limitata estensione dell’infiammazione
  • buona risposta alla terapia medica
  • assenza di complicanze
  • stile di vita adeguato

Rischi a lungo termine

I principali rischi includono:

  • displasia e carcinoma colorettale (rischio aumentato dopo 8-10 anni di malattia)
  • perforazione intestinale durante le fasi acute
  • megacolon tossico (dilatazione patologica del colon)
  • complicanze extraintestinali (artrite, manifestazioni cutanee, oculari)

Diagnosi differenziale

È importante distinguere la colite ulcerosa da altre condizioni con sintomi simili:

  • morbo di Crohn (coinvolgimento transmurale, distribuzione a salto)
  • coliti infettive (Clostridium difficile, Shigella, Salmonella)
  • sindrome dell’intestino irritabile (assenza di infiammazione)
  • colite ischemica (tipica degli anziani)
  • colite microscopica (diarrea acquosa senza sangue)

Trattamento della colite ulcerosa

Il trattamento ha l’obiettivo di indurre e mantenere la remissione clinica ed endoscopica, prevenendo le complicanze e migliorando la qualità di vita.

Tipo di terapia Dettagli e indicazioni
Terapia medica

Aminosalicilati (5-ASA):
  • prima linea per forme lievi-moderate
  • mesalazina per via orale e topica
  • mantenimento della remissione

Corticosteroidi:
  • per le riacutizzazioni acute
  • uso limitato nel tempo per evitare effetti collaterali
  • non indicati per il mantenimento

Immunosoppressori:
  • azatioprina e 6-mercaptopurina
  • per pazienti steroido-dipendenti
  • terapia di mantenimento a lungo termine

Farmaci biologici:
  • anticorpi monoclonali anti-TNF (infliximab, adalimumab)
  • per forme refrattarie o gravi
  • nuove molecole con diversi meccanismi d’azione
Terapia chirurgica La chirurgia può essere necessaria in caso di:
  • mancata risposta alla terapia medica
  • complicanze acute (perforazione, emorragia massiva)
  • displasia o carcinoma
  • megacolon tossico

L’intervento di elezione è la colectomia totale con anastomosi ileo-anale, che permette di preservare la continenza fecale.

Stile di vita e gestione

Una gestione appropriata della colite ulcerosa include modifiche dello stile di vita che possono migliorare significativamente il controllo della malattia.

Alimentazione

Le raccomandazioni dietetiche includono:

  • dieta equilibrata e variata
  • evitare cibi che scatenano i sintomi (identificazione individuale)
  • supplementazione vitaminica se necessaria
  • idratazione adeguata
  • limitare alcol e cibi piccanti durante le fasi acute

Gestione dello stress

Il controllo dello stress è importante perché:

  • lo stress può scatenare riacutizzazioni
  • tecniche di rilassamento possono essere benefiche
  • supporto psicologico nei casi necessari
  • mantenimento di uno stile di vita regolare

Follow-up

Il monitoraggio regolare comprende:

  • controlli clinici periodici
  • esami ematici per valutare l’attività di malattia
  • colonscopia di sorveglianza per il rischio neoplastico
  • valutazione dell’efficacia e sicurezza delle terapie

La colite ulcerosa è una malattia cronica che richiede un approccio terapeutico personalizzato e un monitoraggio costante. Con una diagnosi precoce e un trattamento appropriato, la maggior parte dei pazienti può mantenere una buona qualità di vita e un’aspettativa di vita normale.