
La febbre: quando è covid e quando no
La febbre rappresenta uno dei sintomi più comuni e universali dell’organismo umano, un meccanismo di difesa naturale che si attiva in risposta a diverse condizioni. Negli ultimi anni, con l’emergere del Covid-19, la febbre ha assunto un significato particolare, diventando uno dei principali campanelli d’allarme per questa infezione. Tuttavia, distinguere quando la febbre indica Covid-19 piuttosto che altre patologie rimane una sfida importante per pazienti e medici.
Che cos’è la febbre
La febbre è definita come un aumento della temperatura corporea superiore ai valori normali. La temperatura corporea normale varia leggermente da persona a persona, ma generalmente si considera febbre quando la temperatura supera i 37,5°C se misurata per via orale o i 38°C se misurata per via rettale.
Il meccanismo della febbre coinvolge l’ipotalamo, una regione del cervello che funziona come termostato corporeo. Quando l’organismo rileva la presenza di sostanze estranee come virus, batteri o tossine, l’ipotalamo “alza il termostato”, causando l’aumento della temperatura corporea.
Quando è che si ha la febbre
Tecnicamente si parla di febbre quando:
- la temperatura orale supera i 37,5°C
- la temperatura rettale supera i 38°C
- la temperatura ascellare supera i 37,2°C
- la temperatura auricolare supera i 37,8°C
È importante considerare che la temperatura corporea normale può variare durante il giorno, essendo generalmente più bassa al mattino e più alta nel tardo pomeriggio e sera.
Cosa vuol dire quando si ha la febbre a 37
Una temperatura di 37°C rientra ancora nei valori considerati normali o al limite della normalità. Questo valore viene spesso definito come “febbricola” o “subfebbrile” e può indicare:
- normale variazione della temperatura corporea durante il giorno
- inizio di un processo infettivo
- reazione a stress fisico o emotivo
- effetto di alcuni farmaci
- variazioni ormonali (specialmente nelle donne)
La febbricola persistente (temperatura tra 37°C e 37,5°C per più giorni) può essere il primo segnale di diverse condizioni e merita attenzione medica, specialmente se accompagnata da altri sintomi.
Cause della febbre
Le cause della febbre sono molteplici e spaziano da condizioni benigne e autolimitanti a patologie più serie che richiedono intervento medico.
Infezioni virali
Le infezioni virali rappresentano la causa più comune di febbre, specialmente nei cambi di stagione:
- influenza stagionale
- raffreddore comune
- Covid-19 e sue varianti
- virus parainfluenzali
- adenovirus
- virus respiratorio sinciziale (RSV)
Infezioni batteriche
Le infezioni batteriche possono causare febbre più alta e persistente:
- infezioni delle vie urinarie
- polmonite batterica
- infezioni della gola (faringite streptococcica)
- infezioni della pelle e dei tessuti molli
- gastroenteriti batteriche
Altre cause
Esistono cause non infettive di febbre:
- reazioni a farmaci o vaccini
- malattie autoimmuni
- tumori (febbre paraneoplastica)
- disidratazione severa
- colpo di calore
- malattie infiammatorie croniche
Febbre e Covid-19: come distinguerla
Distinguere la febbre da Covid-19 da quella causata da altre infezioni può essere complesso, poiché molti sintomi si sovrappongono. Tuttavia, esistono alcune caratteristiche che possono orientare la diagnosi.
Caratteristiche della febbre da Covid-19
La febbre nel Covid-19 presenta spesso queste peculiarità:
- insorgenza spesso graduale
- può essere associata a brividi intensi
- spesso accompagnata da dolori muscolari diffusi
- può presentarsi con pattern irregolare
- in alcuni casi può essere l’unico sintomo iniziale
Sintomi associati nel Covid-19
I sintomi tipici del Covid-19 che accompagnano la febbre includono:
- perdita improvvisa di gusto e olfatto (anosmia e ageusia)
- tosse secca persistente
- difficoltà respiratorie o respiro corto
- stanchezza estrema e debolezza
- mal di testa intenso
- dolori muscolari e articolari
- congestione nasale o naso che cola
- mal di gola
- disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea)
Quando sospettare il Covid-19
È opportuno sospettare il Covid-19 quando la febbre si associa a:
- contatto stretto con persona positiva
- partecipazione a eventi con molte persone
- perdita di gusto e olfatto
- combinazione di sintomi respiratori e sistemici
- febbre in periodo di alta circolazione virale
Quando la febbre inizia a preoccupare
Esistono segnali d’allarme che indicano quando la febbre richiede attenzione medica immediata o valutazione urgente.
Segnali di allarme negli adulti
La febbre negli adulti diventa preoccupante quando:
- supera i 39,5°C
- persiste per più di 3 giorni senza miglioramento
- si associa a difficoltà respiratorie severe
- causa confusione mentale o alterazioni della coscienza
- si accompagna a rigidità nucale
- provoca dolore toracico intenso
- causa vomito persistente o disidratazione severa
Situazioni ad alto rischio
Alcune condizioni rendono la febbre particolarmente preoccupante:
- età superiore ai 65 anni
- immunodeficienze congenite o acquisite
- malattie croniche (diabete, cardiopatie, malattie polmonari)
- terapie immunosoppressive
- chemioterapia in corso
- gravidanza
Febbre nei soggetti fragili
Nei pazienti fragili, anche febbre moderata può essere significativa:
- anziani possono non sviluppare febbre alta nonostante infezioni gravi
- immunocompromessi possono avere febbre come unico sintomo di infezione severa
- diabetici hanno maggior rischio di complicanze
- cardiopatici possono sviluppare scompenso cardiaco
Cosa succede con 42 di febbre
Una temperatura di 42°C rappresenta una condizione di estrema gravità che mette a rischio la vita. A queste temperature:
- le proteine corporee iniziano a denaturarsi
- si verifica danno cellulare irreversibile
- il sistema nervoso centrale può subire danni permanenti
- aumenta drasticamente il rischio di convulsioni
- può verificarsi shock circolatorio
L’ipertermia maligna (temperatura superiore ai 41-42°C) richiede intervento medico immediato con:
- raffreddamento aggressivo
- supporto delle funzioni vitali
- terapia intensiva
- monitoraggio neurologico continuo
Cosa fare in caso di febbre
La gestione della febbre dipende dalla sua intensità, durata e sintomi associati. Un approccio ragionato può aiutare a decidere quando gestire la situazione a casa e quando cercare assistenza medica.
Misure generali
Le prime misure da adottare includono:
- idratazione abbondante con acqua, tisane, brodi
- riposo a letto in ambiente fresco e aerato
- abbigliamento leggero per favorire la dispersione del calore
- alimentazione leggera con cibi facilmente digeribili
- monitoraggio regolare della temperatura
Farmaci antipiretici
I farmaci per abbassare la febbre più utilizzati sono:
- paracetamolo: 500-1000 mg ogni 6-8 ore (massimo 4 grammi al giorno)
- ibuprofene: 400-600 mg ogni 8 ore (con cautela in caso di problemi gastrici)
- acido acetilsalicilico: sconsigliato sotto i 16 anni per rischio di sindrome di Reye
Quando chiamare il medico
È necessario contattare il medico quando:
- la febbre supera i 38,5°C per più di 2 giorni
- si associano sintomi respiratori significativi
- compaiono segni di disidratazione
- il paziente presenta condizioni di fragilità
- si sospetta Covid-19 o altra infezione contagiosa
Quando andare in pronto soccorso
Il pronto soccorso è necessario in caso di:
- febbre superiore ai 40°C
- difficoltà respiratorie gravi
- alterazioni dello stato di coscienza
- convulsioni
- vomito incoercibile
- segni di meningite (rigidità nucale, fotofobia)
- dolore toracico intenso
Prevenzione delle infezioni febbrili
La prevenzione rimane l’arma più efficace contro le infezioni che causano febbre, specialmente in periodi di alta circolazione di virus respiratori.
Misure di igiene
Le pratiche igieniche fondamentali includono:
- lavaggio frequente delle mani con acqua e sapone
- uso di disinfettanti a base alcolica
- evitare di toccare occhi, naso e bocca con mani non lavate
- coprire bocca e naso quando si tossisce o starnutisce
- mantenere distanza da persone con sintomi respiratori
Vaccinazioni
Le vaccinazioni disponibili aiutano a prevenire:
- influenza stagionale (vaccino annuale)
- Covid-19 (vaccini aggiornati alle varianti circolanti)
- pneumococco (specialmente in soggetti a rischio)
- altre infezioni secondo il calendario vaccinale
Stile di vita
Uno stile di vita sano supporta il sistema immunitario:
- alimentazione equilibrata ricca di vitamine e minerali
- attività fisica regolare moderata
- sonno adeguato (7-8 ore per notte)
- gestione dello stress
- evitare fumo e limitare alcol
La febbre rimane un sintomo importante che merita attenzione appropriata. Mentre nella maggior parte dei casi si risolve spontaneamente, riconoscere quando richiede intervento medico può fare la differenza nella prevenzione di complicanze e nella tutela della salute pubblica, specialmente in presenza di malattie infettive come il Covid-19.