
La pressione alta o ipertensione
L’ipertensione, comunemente nota come pressione alta, rappresenta uno dei problemi di salute più diffusi nella popolazione adulta.
Si stima che in Italia ne soffra circa il 30-35% degli adulti, con percentuali che aumentano significativamente dopo i 60 anni. Nonostante la sua diffusione, molte persone non sanno di esserne affette, motivo per cui viene spesso definita “il killer silenzioso“.
Cos’è la pressione alta
La pressione arteriosa è la forza con cui il sangue viene spinto contro le pareti delle arterie durante la circolazione. Viene misurata in millimetri di mercurio (mmHg) e viene espressa con due valori:
- Pressione sistolica (o “massima”): rappresenta la pressione quando il cuore si contrae e pompa il sangue nelle arterie
- Pressione diastolica (o “minima”): rappresenta la pressione quando il cuore è rilassato, tra un battito e l’altro
Secondo le linee guida internazionali, si parla di ipertensione quando i valori superano 140/90 mmHg. Tuttavia, è importante considerare che i valori ottimali sono inferiori a 120/80 mmHg.
Classificazione della pressione arteriosa
- Normale: inferiore a 120/80 mmHg
- Pre-ipertensione: 120-139/80-89 mmHg
- Ipertensione stadio 1: 140-159/90-99 mmHg
- Ipertensione stadio 2: 160/100 mmHg o superiore
- Crisi ipertensiva: superiore a 180/120 mmHg (richiede assistenza medica immediata)
Sintomi della pressione alta
Uno degli aspetti più insidiosi dell’ipertensione è che spesso non causa sintomi evidenti, permettendo alla malattia di progredire indisturbata per anni, danneggiando silenziosamente organi vitali come cuore, cervello, reni e occhi.
Tuttavia, in alcuni casi, soprattutto quando la pressione raggiunge valori molto elevati, possono manifestarsi alcuni sintomi:
- Mal di testa persistente, soprattutto nella regione occipitale (nuca)
- Vertigini o stordimento
- Visione offuscata o presenza di “mosche volanti”
- Affaticamento o debolezza
- Palpitazioni cardiache
- Sangue dal naso (epistassi)
- Difficoltà respiratorie
- Dolore toracico
- Irrequietezza e ansia
È importante sottolineare che questi sintomi possono manifestarsi quando la pressione ha già raggiunto valori pericolosamente alti o quando sono già presenti danni agli organi. Per questo motivo, è fondamentale misurare regolarmente la pressione arteriosa, anche in assenza di sintomi evidenti.
Quando preoccuparsi per la pressione alta
La pressione arteriosa può variare naturalmente durante la giornata in base a numerosi fattori come attività fisica, stress emotivo, digestione o persino la postura. Tuttavia, ci sono situazioni che richiedono attenzione e valutazione medica:
Necessità di assistenza medica urgente:
- Pressione sistolica superiore a 180 mmHg o diastolica superiore a 120 mmHg, soprattutto se associata a sintomi come mal di testa intenso, visione offuscata, confusione, dolore toracico o difficoltà respiratorie
- Ipertensione in gravidanza con gonfiore improvviso, mal di testa severo o disturbi visivi (possibile pre-eclampsia)
- Pressione alta associata a dolore toracico, mancanza di respiro, debolezza di un lato del corpo o difficoltà nel parlare (possibili segni di infarto o ictus)
Situazioni che richiedono consulto medico non urgente:
- Valori ripetutamente superiori a 140/90 mmHg in più misurazioni
- Pressione che non si normalizza nonostante la terapia prescritta
- Effetti collaterali dei farmaci antipertensivi
- Oscillazioni significative dei valori pressori
Cause della pressione alta
L’ipertensione può essere classificata in due tipologie principali:
Ipertensione primaria o essenziale
Rappresenta circa il 90-95% dei casi e non ha una causa specifica identificabile, ma è influenzata da diversi fattori di rischio:
- Predisposizione genetica e familiarità
- Età avanzata
- Sovrappeso e obesità
- Alimentazione ricca di sale e grassi
- Sedentarietà
- Fumo
- Consumo eccessivo di alcol
- Stress cronico
- Disturbi del sonno
- Carenza di alcuni nutrienti (come potassio, magnesio e calcio)
Ipertensione secondaria
Rappresenta circa il 5-10% dei casi ed è causata da condizioni specifiche:
- Patologie renali (come stenosi dell’arteria renale, glomerulonefriti, rene policistico)
- Disturbi delle ghiandole surrenali (come feocromocitoma, iperaldosteronismo)
- Disturbi tiroidei
- Apnee notturne
- Coartazione dell’aorta
- Farmaci e sostanze (come contraccettivi orali, corticosteroidi, decongestionanti nasali, antinfiammatori non steroidei, cocaina, amfetamine)
- Gravidanza (ipertensione gestazionale)
Complicazioni della pressione alta non trattata
L’ipertensione non controllata può causare gravi danni agli organi nel tempo:
- Cuore: ipertrofia ventricolare sinistra, insufficienza cardiaca, cardiopatia ischemica, infarto miocardico
- Cervello: ictus ischemico o emorragico, demenza vascolare, encefalopatia ipertensiva
- Reni: nefrosclerosi, insufficienza renale cronica
- Occhi: retinopatia ipertensiva, che può portare a perdita della vista
- Vasi sanguigni: aneurismi, arteriopatia periferica, dissezione aortica
Cosa fare se si ha la pressione alta
Modifiche dello stile di vita
Le modifiche dello stile di vita rappresentano la prima linea di intervento per tutti i pazienti ipertesi:
- Ridurre il consumo di sale: limitare l’apporto a meno di 5 g al giorno (circa un cucchiaino)
- Seguire una dieta equilibrata: ricca di frutta, verdura, cereali integrali, legumi e povera di grassi saturi (come la dieta mediterranea o la dieta DASH)
- Aumentare il consumo di alimenti ricchi di potassio: come banane, patate, verdure a foglia verde, legumi
- Perdere peso: anche solo 5-10 kg possono ridurre significativamente la pressione in chi è sovrappeso
- Praticare attività fisica regolare: almeno 150 minuti a settimana di attività aerobica moderata (come camminata veloce, nuoto, ciclismo)
- Limitare il consumo di alcol: non più di 1-2 bicchieri al giorno
- Smettere di fumare
- Gestire lo stress: attraverso tecniche di rilassamento, meditazione, yoga o mindfulness
- Garantire un sonno adeguato: 7-8 ore per notte
Trattamento farmacologico
Quando le modifiche dello stile di vita non sono sufficienti, è necessario ricorrere ai farmaci antipertensivi. Esistono diverse classi di farmaci, tra cui:
- Diuretici
- ACE-inibitori
- Sartani (antagonisti del recettore dell’angiotensina II)
- Calcio-antagonisti
- Beta-bloccanti
- Alfa-bloccanti
- Farmaci ad azione centrale
La scelta del farmaco più adatto dipende da vari fattori come età, presenza di altre patologie, potenziali effetti collaterali e costi. Spesso è necessaria una combinazione di più farmaci per ottenere un controllo ottimale della pressione.
Come abbassare la pressione alta velocemente
In situazioni di emergenza, con valori pericolosamente alti, è fondamentale rivolgersi immediatamente al pronto soccorso. Non è consigliabile tentare di abbassare rapidamente la pressione da soli, poiché una riduzione troppo rapida può essere pericolosa.
Tuttavia, alcune strategie possono aiutare a ridurre temporaneamente la pressione in caso di picchi isolati:
- Respirazione profonda e rilassamento: praticare esercizi di respirazione lenta e profonda per 5-10 minuti
- Sdraiarsi e rilassarsi in un ambiente tranquillo
- Bere un bicchiere d’acqua
- Applicare impacchi freddi sulla fronte o sulla nuca
È importante sottolineare che queste misure non sostituiscono il trattamento medico e servono solo come supporto temporaneo.
Bevande e alimenti che aiutano ad abbassare la pressione
Alcune bevande e alimenti possono contribuire al controllo della pressione arteriosa:
Bevande:
- Tè verde: contiene polifenoli con proprietà antiossidanti e vasodilatatrici
- Infuso di ibisco: diversi studi hanno dimostrato un modesto effetto ipotensivo
- Succo di barbabietola: ricco di nitrati che favoriscono la dilatazione dei vasi sanguigni
- Acqua di cocco: ricca di potassio che aiuta a bilanciare i livelli di sodio
- Smoothie a base di frutta e verdura ricche di potassio, magnesio e antiossidanti
Alimenti:
- Frutta: in particolare banane, arance, kiwi, anguria e avocado
- Verdure a foglia verde: spinaci, bietole, cavolo riccio
- Legumi: lenticchie, ceci, fagioli
- Frutta secca e semi: mandorle, noci, semi di lino e di chia
- Pesce grasso: salmone, sgombro, sardine (ricchi di omega-3)
- Cioccolato fondente (con almeno 70% di cacao)
- Aglio e cipolla: contengono composti solforati che favoriscono la vasodilatazione
Prevenzione dell’ipertensione
La prevenzione dell’ipertensione coincide largamente con uno stile di vita sano:
- Controllo regolare della pressione arteriosa, anche in assenza di sintomi
- Mantenimento di un peso corporeo adeguato
- Attività fisica regolare
- Alimentazione equilibrata e povera di sale
- Limitazione del consumo di alcol
- Astensione dal fumo
- Gestione efficace dello stress
- Controlli medici periodici, soprattutto in presenza di fattori di rischio o familiarità
La pressione alta nelle diverse fasi della vita
Ipertensione in gravidanza
Durante la gravidanza possono presentarsi diverse forme di ipertensione:
- Ipertensione preesistente: presente prima della gravidanza
- Ipertensione gestazionale: compare dopo la 20ª settimana e si risolve dopo il parto
- Pre-eclampsia: ipertensione con proteinuria (presenza di proteine nelle urine) dopo la 20ª settimana
- Eclampsia: pre-eclampsia complicata da convulsioni
L’ipertensione in gravidanza richiede un monitoraggio attento e un trattamento specifico per proteggere la madre e il feto.
Ipertensione nell’anziano
Con l’avanzare dell’età, le arterie tendono a irrigidirsi, favorendo l’ipertensione sistolica isolata (aumento della pressione massima con valori normali o bassi della minima). Il trattamento dell’ipertensione negli anziani deve essere personalizzato, considerando la possibile presenza di altre patologie e terapie farmacologiche.
Ipertensione nei giovani
L’ipertensione nei giovani è spesso secondaria a cause specifiche come patologie renali o endocrine. Merita particolare attenzione perché potrebbe indicare condizioni sottostanti che richiedono trattamenti specifici.