
La tonsillite, come curare e quando operare
La tonsillite è una delle infezioni più comuni che colpisce bambini e adulti, caratterizzata dall’infiammazione delle tonsille palatine. Queste piccole strutture linfatiche, posizionate ai lati della gola, svolgono un ruolo importante nel sistema immunitario ma possono diventare esse stesse sede di infezioni ricorrenti.
Comprendere quando la tonsillite richiede un trattamento medico e quando invece può essere necessario l’intervento chirurgico è fondamentale per una gestione appropriata di questa condizione.
Cosa sono le tonsille
Le tonsille palatine sono due piccole masse di tessuto linfatico situate ai lati della gola, nella parte posteriore della bocca. Fanno parte del sistema immunitario e rappresentano la prima linea di difesa contro batteri e virus che entrano attraverso la bocca e il naso. Insieme alle adenoidi, formano quello che viene chiamato “anello di Waldeyer”, una barriera protettiva che circonda l’ingresso delle vie respiratorie e digestive superiori.
Le tonsille hanno una superficie irregolare caratterizzata da piccole cavità chiamate cripte tonsillari, che aumentano la superficie di contatto con i microorganismi. Questa struttura particolare, però, può anche favorire l’accumulo di batteri e detriti, predisponendo alle infezioni. Durante l’infanzia e l’adolescenza, le tonsille sono particolarmente attive e voluminose, tendendo poi a ridursi di dimensioni con l’età adulta.
Cause della tonsillite
La tonsillite può essere causata sia da virus che da batteri, con meccanismi di trasmissione e caratteristiche cliniche diverse. Le infezioni virali rappresentano la causa più frequente, soprattutto nei bambini più piccoli, mentre quelle batteriche sono più comuni in età scolare e nell’adolescenza.
Cause virali
I virus rappresentano circa il 70% delle cause di tonsillite. I più comuni includono:
- Virus del raffreddore comune (rinovirus, coronavirus)
- Virus influenzali (influenza A e B)
- Virus di Epstein-Barr (mononucleosi)
- Adenovirus
- Virus parainfluenzali
Le tonsilliti virali tendono ad avere un decorso più graduale e spesso si associano ad altri sintomi delle vie respiratorie superiori come naso che cola, tosse e raucedine. La febbre è generalmente moderata e i sintomi sistemici sono meno marcati rispetto alle forme batteriche.
Cause batteriche
Tra i batteri responsabili di tonsillite, il più importante è lo Streptococco beta-emolitico di gruppo A (Streptococcus pyogenes), responsabile della cosiddetta “tonsillite streptococcica”. Questo batterio causa circa il 15-30% delle tonsilliti nei bambini e il 5-15% negli adulti. Altri batteri meno comuni includono Staphylococcus aureus, Haemophilus influenzae e Mycoplasma pneumoniae.
La tonsillite streptococcica ha caratteristiche cliniche distintive e può portare a complicazioni serie se non trattata adeguatamente. È più comune nei bambini tra i 5 e i 15 anni e ha un picco di incidenza durante i mesi invernali e primaverili.
Come si capisce se si ha la tonsillite: sintomi
I sintomi della tonsillite variano in base all’agente causale, all’età del paziente e alla gravità dell’infezione. Riconoscere i segni caratteristici è importante per distinguere tra forme virali e batteriche e per decidere quando è necessario consultare un medico.
Sintomi principali
Il mal di gola rappresenta il sintomo cardine della tonsillite, caratterizzato da dolore che si intensifica durante la deglutizione. Questo dolore può essere così intenso da rendere difficile mangiare, bere o persino parlare. Le tonsille appaiono arrossate, gonfie e spesso ricoperte da essudato biancastro o giallastro, particolarmente evidente nelle forme batteriche.
La febbre è un altro sintomo comune, che può variare da lieve (37-38°C) nelle forme virali a elevata (39-40°C) in quelle batteriche. Nei bambini piccoli, la febbre alta può essere uno dei primi sintomi a comparire, talvolta accompagnata da brividi e malessere generale.
Sintomi associati
Altri sintomi frequentemente presenti includono:
- Difficoltà nella deglutizione con dolore che può irradiarsi alle orecchie
- Alito cattivo dovuto all’accumulo di batteri e detriti nelle cripte
- Voce alterata per il gonfiore delle tonsille
- Gonfiore dei linfonodi del collo, particolarmente sotto la mandibola
- Mal di testa e dolori muscolari
Nei bambini più piccoli, che spesso non riescono a localizzare o descrivere il dolore, si possono osservare sintomi come rifiuto del cibo, irritabilità, pianto inconsolabile e sbavamento eccessivo. La presenza di nausea e vomito è più comune nelle infezioni batteriche.
Differenze tra forme virali e batteriche
La distinzione tra tonsillite virale e batterica può essere difficile basandosi solo sui sintomi clinici, ma alcune caratteristiche possono essere d’aiuto:
Tonsillite virale:
- Insorgenza graduale dei sintomi
- Febbre moderata (37-38°C)
- Presenza di tosse, naso che cola, raucedine
- Tonsille arrossate senza essudato significativo
- Sintomi sistemici lievi
Tonsillite batterica (streptococcica):
- Esordio improvviso e acuto
- Febbre alta (39-40°C)
- Assenza di tosse e sintomi respiratori
- Tonsille molto gonfie con essudato purulento
- Linfonodi del collo marcatamente ingrossati
- Mal di testa intenso e malessere generale
Quanti giorni dura la tonsillite
La durata della tonsillite dipende principalmente dalla causa sottostante e dalla tempestività del trattamento. Le forme virali tendono ad avere un decorso autolimitante, mentre quelle batteriche rispondono rapidamente alla terapia antibiotica appropriata.
Tonsillite virale
La tonsillite virale ha generalmente una durata di 7-10 giorni, con un picco dei sintomi intorno al 3°-4° giorno seguito da un miglioramento graduale. La febbre solitamente si risolve entro 3-4 giorni, mentre il mal di gola può persistere per una settimana. È importante notare che gli antibiotici non sono efficaci contro le infezioni virali e il trattamento è principalmente sintomatico.
Tonsillite batterica
Quando trattata con antibiotici appropriati, la tonsillite batterica mostra un miglioramento significativo entro 24-48 ore dall’inizio della terapia. La febbre si abbassa rapidamente e il mal di gola inizia a diminuire. Il ciclo antibiotico completo dura generalmente 10 giorni e deve essere portato a termine anche se i sintomi migliorano prima, per prevenire complicazioni e ricadute.
Senza trattamento antibiotico, la tonsillite streptococcica può durare 2-3 settimane e comporta il rischio di complicazioni serie come la febbre reumatica o la glomerulonefrite post-streptococcica.
Come si cura la tonsillite
Il trattamento della tonsillite varia significativamente in base alla causa sottostante. Mentre le forme virali richiedono principalmente cure di supporto per alleviare i sintomi, quelle batteriche necessitano di terapia antibiotica specifica per eradicare l’infezione e prevenire complicazioni.
Trattamento delle forme virali
Per le tonsilliti virali, l’approccio terapeutico si concentra sul controllo dei sintomi e sul supporto del sistema immunitario. Il riposo è fondamentale per permettere all’organismo di combattere l’infezione, così come un’adeguata idratazione per prevenire la disidratazione e mantenere umide le mucose della gola.
Gli analgesici e antipiretici rappresentano il cardine del trattamento sintomatico:
- Paracetamolo: sicuro ed efficace per febbre e dolore, dosato secondo peso ed età
- Ibuprofene: oltre all’effetto analgesico ha proprietà antinfiammatorie
- Aspirina: da evitare nei bambini sotto i 16 anni per il rischio di sindrome di Reye
I gargarismi con acqua salata tiepida possono fornire sollievo temporaneo al mal di gola, così come l’assunzione di liquidi freschi o ghiaccioli per intorpidire il dolore. L’umidificazione dell’ambiente può aiutare a ridurre l’irritazione delle mucose.
Trattamento delle forme batteriche
La tonsillite batterica richiede necessariamente terapia antibiotica per eradicare lo Streptococco e prevenire complicazioni. La scelta dell’antibiotico dipende dall’età del paziente, dalla presenza di allergie e dalle resistenze batteriche locali.
Antibiotici di prima scelta:
- Penicillina V orale: rimane il gold standard per la tonsillite streptococcica
- Amoxicillina: alternativa ben tollerata, soprattutto nei bambini
- Penicillina G intramuscolare: in casi di vomito o scarsa compliance
Alternative per pazienti allergici alla penicillina:
- Eritromicina: macrolide efficace ma con più effetti collaterali gastrici
- Azitromicina: ciclo più breve (3-5 giorni) e migliore tollerabilità
- Clindamicina: efficace ma riservata a casi particolari
È fondamentale completare l’intero ciclo antibiotico prescritto, anche se i sintomi migliorano rapidamente, per assicurare l’eradicazione completa del batterio e prevenire le complicazioni tardive.
Misure di supporto generali
Indipendentemente dalla causa, alcune misure generali possono aiutare ad alleviare i sintomi e accelerare la guarigione. L’idratazione abbondante è essenziale, preferendo liquidi freschi o a temperatura ambiente che non irritino ulteriormente la gola infiammata. Evitare cibi piccanti, acidi o troppo caldi che potrebbero aumentare il dolore.
Il riposo vocale può essere utile quando la voce è alterata, mentre dormire con la testa leggermente sollevata può ridurre il gonfiore delle tonsille. Gli spray per la gola contenenti anestetici locali possono fornire sollievo temporaneo, ma devono essere usati con cautela nei bambini piccoli.
La tonsillite è contagiosa
La tonsillite è una condizione contagiosa, indipendentemente dalla causa scatenante, ma i tempi e le modalità di trasmissione variano tra forme virali e batteriche. Comprendere questi aspetti è importante per adottare le misure preventive appropriate e proteggere familiari e contatti stretti.
Modalità di trasmissione
La trasmissione avviene principalmente attraverso droplet respiratorie che si liberano nell’ambiente quando una persona infetta tossisce, starnutisce o parla. Queste goccioline possono essere inalate direttamente da persone nelle vicinanze o depositarsi su superfici, dove i virus e batteri possono sopravvivere per ore o giorni.
Il contatto diretto rappresenta un’altra importante via di trasmissione, attraverso baci, condivisione di utensili, bicchieri o altri oggetti contaminati con saliva infetta. I bambini sono particolarmente a rischio per la tendenza a toccare oggetti e portare le mani alla bocca.
Periodo di contagiosità
Il periodo di contagiosità varia significativamente tra forme virali e batteriche:
Tonsillite virale:
- Contagiosità massima nei primi 2-3 giorni di malattia
- Può persistere fino alla risoluzione dei sintomi
- Alcuni virus possono essere eliminati anche dopo la guarigione clinica
Tonsillite batterica:
- Contagiosità elevata fino all’inizio della terapia antibiotica
- Dopo 24 ore di antibiotico efficace, il rischio di trasmissione si riduce drasticamente
- Il paziente può tornare a scuola/lavoro dopo 24 ore di terapia se senza febbre
Misure preventive
Per ridurre il rischio di trasmissione è importante adottare misure igieniche appropriate:
- Lavaggio frequente delle mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi
- Evitare la condivisione di utensili, bicchieri, spazzolini da denti
- Coprire naso e bocca quando si tossisce o starnutisce
- Utilizzare fazzoletti monouso e smaltirli immediatamente
- Disinfettare le superfici frequentemente toccate
- Isolamento temporaneo fino alla riduzione della contagiosità
Quando operare: indicazioni alla tonsillectomia
La tonsillectomia, ovvero la rimozione chirurgica delle tonsille, rappresenta uno degli interventi più comuni in chirurgia pediatrica, ma le indicazioni si sono evolute nel tempo verso criteri più rigorosi. La decisione di operare deve sempre bilanciare i benefici dell’intervento con i rischi chirurgici e l’importanza immunologica delle tonsille.
Indicazioni assolute
Le indicazioni assolute alla tonsillectomia sono relativamente rare ma includono situazioni in cui l’intervento è necessario per la salute e la sicurezza del paziente. L’ostruzione severa delle vie aeree superiori che causa apnee notturne significative rappresenta la principale indicazione assoluta, particolarmente quando documentata con polisonnografia.
La sospetta trasformazione maligna delle tonsille, sebbene rara, costituisce un’altra indicazione assoluta, così come le tonsilliti ricorrenti associate a complicazioni sistemiche come glomerulonefrite post-streptococcica o episodi di febbre reumatica.
Indicazioni relative
Le indicazioni relative richiedono una valutazione caso per caso, considerando l’impatto sulla qualità di vita e la risposta ai trattamenti conservativi:
Tonsilliti ricorrenti:
- 7 o più episodi nell’ultimo anno
- 5 o più episodi per anno negli ultimi 2 anni
- 3 o più episodi per anno negli ultimi 3 anni
Criteri di qualità degli episodi:
- Febbre > 38.3°C
- Essudato tonsillare o colture positive per streptococco
- Linfonodi cervicali ingrossati e dolenti
- Durata di ogni episodio > 5 giorni nonostante terapia appropriata
Altri fattori da considerare:
- Perdita di giorni di scuola o lavoro
- Necessità di terapie antibiotiche frequenti
- Sviluppo di resistenze batteriche
- Impatto psicosociale sulla famiglia
Controindicazioni e considerazioni
La tonsillectomia ha alcune controindicazioni che devono essere attentamente valutate. L’età molto giovane (sotto i 3 anni) richiede particolare cautela per i maggiori rischi anestesiologici, mentre disturbi della coagulazione non corretti rappresentano una controindicazione relativa.
È importante considerare che le tonsille svolgono un ruolo immunologico importante, soprattutto nei primi anni di vita. La rimozione precoce può teoricamente ridurre la capacità di sviluppare immunità locale, anche se l’impatto clinico a lungo termine sembra limitato negli studi disponibili.
Tecniche chirurgiche moderne
L’evoluzione delle tecniche chirurgiche ha reso l’intervento più sicuro e meno doloroso. La tonsillectomia tradizionale con bisturi e laccio resta la tecnica gold standard, ma sono disponibili alternative come:
- Elettrocauterizzazione: riduce il sanguinamento ma può aumentare il dolore post-operatorio
- Radiofrequenza coblazione: tecniche a basse temperature che riducono il danno termico
- Tonsillotomia intracapsulare: rimozione parziale che preserva la capsula tonsillare
La scelta della tecnica dipende dall’esperienza del chirurgo, dalle caratteristiche del paziente e dalle indicazioni specifiche all’intervento.
Prevenzione della tonsillite
Sebbene non sia sempre possibile prevenire completamente la tonsillite, soprattutto nei bambini che frequentano comunità, alcune misure preventive possono ridurre significativamente il rischio di infezioni ricorrenti. La prevenzione si basa principalmente su buone pratiche igieniche e sul rafforzamento delle difese immunitarie naturali.
Igiene personale
Il lavaggio frequente e accurato delle mani rappresenta la misura preventiva più efficace. È importante insegnare ai bambini a lavarsi le mani prima dei pasti, dopo aver usato il bagno, dopo aver tossito o starnutito e quando rientrano da luoghi pubblici. L’uso di soluzioni idroalcoliche può essere un’alternativa quando acqua e sapone non sono disponibili.
Evitare di toccare viso, naso e bocca con mani non lavate riduce il rischio di autoinoculazione di virus e batteri. La pulizia regolare di superfici frequentemente toccate come maniglie, telefoni e giocattoli aiuta a ridurre la carica microbica ambientale.
Stile di vita salutare
Un sistema immunitario forte è la migliore difesa contro le infezioni ricorrenti. Un’alimentazione equilibrata ricca di frutta e verdura fornisce vitamine e antiossidanti essenziali per la funzione immunitaria. Il sonno adeguato è fondamentale per permettere al sistema immunitario di rigenerarsi, mentre l’attività fisica moderata e regolare ne supporta l’efficienza.
La gestione dello stress, pur essendo più rilevante negli adulti, può influenzare la suscettibilità alle infezioni. Tecniche di rilassamento appropriate all’età possono essere utili nei soggetti particolarmente ansiosi o sottoposti a stress prolungati.
Misure ambientali
Mantenere un’adeguata umidificazione degli ambienti domestici, soprattutto durante i mesi invernali quando il riscaldamento può seccare l’aria, aiuta a preservare l’integrità delle mucose respiratorie. Evitare l’esposizione al fumo di sigaretta, sia attivo che passivo, protegge le vie respiratorie dall’irritazione e dall’infiammazione cronica.
La ventilazione regolare degli ambienti chiusi riduce la concentrazione di virus e batteri nell’aria, mentre evitare il sovraffollamento quando possibile diminuisce il rischio di trasmissione nelle comunità.
La tonsillite rimane una delle infezioni più comuni dell’infanzia e dell’età adulta, ma con una gestione appropriata che includa riconoscimento precoce, trattamento adeguato e misure preventive efficaci, è possibile ridurne significativamente l’impatto sulla qualità di vita e prevenire le complicazioni più serie.