Cosa fa il medico allergologo?
L’allergologo è un medico specializzato in allergologia, la branca della medicina dedicata a diagnosticare e curare o trattare condizioni allergiche, intolleranze e altre patologie che abbiano a che fare con una risposta anomala del sistema immunitario. Essenzialmente il medico si occupa di individuare la o le sostanze che causano la reazione e di identificare il percorso terapeutico specifico per il paziente e per la condizione.
Le reazione allergiche possono essere localizzate in diverse aree del corpo:
- sistema respiratorio (come la rinite allergica)
- cute (orticaria, dermatiti)
- apparato digestivo (intolleranze alimentari)
- tutto il corpo, in questo caso si parla di anafilassi
Lo specialista in allergologia lavora con altri medici, che solitamente si occupano del distretto coinvolto dalla reazione allergica.
Come si fa il test allergologico?
Il test allergologico serve per individuare la sostanza specifica a cui la persona è allergica (allergene). Ce ne sono diversi, ma i due più usati sono il prick test e il test epicutaneo.
Il prick test consiste nel far penetrare una modica quantità di uno o più allergeni sotto la cute del paziente. Si applica l’allergene sulla pelle, solitamente di una sezione brachiale del paziente, poi si pratica una piccola lesione con un ago in modo che l’allergene penetri. In caso di allergia, il paziente manifesterà una reazione cutanea consistente nell’arrossamento e inturgidimento dell’area.
Il test epicutaneo serve maggiormente per alcune allergie o intolleranze che riguardano prettamente la cute. Anche in questo caso viene applicato l’allergene, ma con uno o più cerotti che sono applicati sulla schiena e lasciati nell’area per 48 ore.
Si tratta di procedure standard usate da tempo e che sono amministrate in totale sicurezza per il paziente.
In che cosa consiste la visita allergologica?
La visita allergologica è caratterizzata da una prima fase di raccolta dei dati anamnestici o anamnesi, in cui l’allergologo annota tutti i sintomi della reazione allergica o supposta tale, con riferimento anche alla loro periodicità, intensità e altre circostanze.
A seguito della anamnesi vengono solitamente prescritti gli accertamenti clinici come il prick test o i test epicutanei.
Possono rendersi necessari anche altri test o esami come le IgE specifiche, i test di provocazione etc.
La soluzione terapeutica dipenderà evidentemente dall’esito di questi test, ed è in genere di natura farmacologica, con l’uso di antistaminici fino alla possibilità di vaccino. Nei casi di allergie alimentari, viene prescritta l’astensione dagli alimenti che contengono la sostanza allergenica.
Quando andare da un allergologo?
La visita allergologica andrebbe eseguita quando il paziente appare particolarmente sensibile a determinate sostanze o quando ci sia una certa ricorrenza dei sintomi, che appare legata a cibi o periodi dell’anno.
I sintomi ricorrenti da tenere d’occhio sono tosse persistente, eruzioni cutanee improvvise, naso che cola, prurito agli occhi, problemi respiratori etc.
Una diagnosi precoce in età pediatrica può portare ad un miglioramento notevole della qualità della vita del bambino. Vanno pertanto osservati con attenzione i segnali sopra riportati e nel caso, ricorrere alla visita allergologica con prontezza.