Il servizio di guardia medica attivo presso la sede di Santagostino Garbatella è pensato per chi ha bisogno di un consulto medico. Garantisce continuità assistenziale e offre supporto per situazioni non urgenti ma che richiedono un intervento tempestivo.
Il servizio è prenotabile anche da chi si trova temporaneamente a Roma e ha bisogno di assistenza medica rapida.
Cos’è una guardia medica?
La guardia medica, ufficialmente denominata servizio di continuità assistenziale. è di un servizio che garantisce l’assistenza medica di base in tutte quelle fasce orarie in cui il medico di medicina generale (medico di famiglia) non è disponibile.
I medici che operano in questo servizio sono professionisti formati per rispondere a esigenze sanitarie non urgenti ma che richiedono comunque una valutazione medica tempestiva, fungendo da ponte tra il medico di famiglia e il pronto soccorso.
Il pronto soccorso va contattato, invece, nei casi in cui i sintomi acuti possono essere riconducibili ad una condizione particolarmente grave, che obbliga la persona a recarsi al pronto soccorso.
A cosa serve la guardia medica?
Il principale obiettivo della guardia medica è assicurare la continuità dell’assistenza sanitaria nei momenti in cui il medico di famiglia non è in servizio. Questo servizio permette di:
- valutare sintomi e condizioni che richiedono un parere medico ma che non costituiscono un’emergenza
- prescrivere farmaci in situazioni di necessità non rimandabili
- rilasciare certificati medici urgenti, come quelli di malattia
- fornire consulenza telefonica per problemi di salute minori
- effettuare visite domiciliari quando le condizioni del paziente non permettono lo spostamento
La guardia medica svolge un ruolo cruciale nel decongestionare i pronto soccorso, indirizzando verso questi ultimi solo i casi effettivamente urgenti. E rappresenta una risorsa di estremo valore per risolvere per tempo urgenze gestibili.
Quando chiamare la guardia medica?
È opportuno contattare la guardia medica in presenza di situazioni cliniche non gravi ma che richiedono comunque una valutazione medica che non può essere rimandata fino alla riapertura dell’ambulatorio del proprio medico di famiglia. Alcuni esempi tipici includono:
- sintomi influenzali importanti (febbre alta, tosse persistente, mal di gola intenso)
- disturbi gastrointestinali (vomito, diarrea) che persistono da alcune ore
- infezioni urinarie con sintomi fastidiosi
- reazioni allergiche lievi o moderate
- dolori articolari o muscolari intensi che non rispondono ai comuni antidolorifici
- necessità di certificati medici urgenti
- consigli su terapie in corso che stanno creando effetti collaterali
- infezioni cutanee o eruzioni che si manifestano improvvisamente.
È importante sottolineare che la guardia medica non sostituisce il servizio di emergenza-urgenza. In caso di condizioni potenzialmente letali o gravemente invalidanti (dolore toracico, difficoltà respiratorie severe, traumi importanti, perdita di coscienza), è fondamentale chiamare immediatamente il pronto soccorso.
Come si svolge la visita?
L’accesso al servizio di guardia medica avviene generalmente attraverso una telefonata al numero dedicato della propria ASL di riferimento. Durante questo primo contatto telefonico, il medico effettua un triage preliminare per valutare la situazione e decidere se:
- fornire consigli telefonici, sufficienti per gestire il problema
- invitare il paziente a recarsi presso l’ambulatorio di guardia medica
- programmare una visita domiciliare quando le condizioni del paziente non permettono lo spostamento
- consigliare di rivolgersi al pronto soccorso se rileva segni di urgenza.
Durante la visita in ambulatorio o domiciliare, il medico di guardia:
- raccoglie l’anamnesi e i sintomi riferiti
- effettua l’esame obiettivo necessario
- formula una diagnosi e prescrive la terapia più adeguata
- redige un rapporto che può essere trasmesso al medico di famiglia.
Al termine della visita, il medico può rilasciare prescrizioni farmaceutiche per terapie urgenti e non differibili, certificati di malattia quando necessario e, nei casi più complessi, può indirizzare il paziente verso strutture più appropriate come il pronto soccorso o ambulatori specialistici.